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Un residence griffato Armani. A Miami il progetto di design dello stilista
Architettura
Giorgio Armani, stilista e imprenditore italiano fra i più celebri al mondo, ha recentemente prestato le sue capacità progettuali per un disegno diverso dal solito: un residence di lusso a Miami, lungo Sunny Isles Beach. Lo stilista ha disegnato tutti gli interni di questo meraviglioso condominio di 56 piani che ospiterà 308 ampi appartamenti con terrazze e cucine all’aperto dotati di tecnologia intelligente per qualsiasi esigenza.
Il residence Armani / Casa, questo il nome dell’ambizioso progetto – sviluppato in collaborazione con lo studio di architettura Pelli Clarke Pelli, fondato dal defunto architetto argentino César Pelli, e con lo studio di architettura del paesaggio svizzero Enzo Enea -, comprende 3mila metri quadrati di spazi e servizi comuni, tra cui una sala privè per soli residenti, un bar e un ristorante privati, una sala giochi con biliardo, palestra, spa, camera per bambini, sala sigari, cinema e cantina a temperatura controllata. Ogni spazio è curato in ogni minimo dettaglio, decorato con tessuti sensuali dalle tonalità morbide ma audaci e con una palette dai colori neutri, caratteristiche peculiari del brand.
Giorgio Armani, in una recente intervista a Departures, ha affermato: «Quando si sviluppano progetti di design personalizzati, gli spazi e le loro funzioni previste sono sempre il mio punto di partenza. Sotto la mia supervisione, lo studio sviluppa soluzioni creative specifiche, che sono sempre il risultato di una scrupolosa ricerca in architettura, forma e materiali, inoltre, tenendo conto del contesto culturale, della geografia del luogo e della struttura dell’edificio all’interno della quale opera».
Per lo stilista non si tratta solo del branding di un progetto con il nome Armani ma di essere coinvolti in un modo molto più profondo nella ricerca di uniformità che applichiamo a tutti gli aspetti dell’interior design, dai materiali all’estetica, fino all’approccio generale allo stile di vita.
Jon Paul Perez, vicepresidente esecutivo del gruppo Related, correlato al progetto, ha recentemente spiegato come l’edificio abbia alzato l’asticella dei progetti residenziali in tutto il Paese, in quanto legato ad alcuni dei più grandi nomi della moda, dell’architettura, dell’interior design e del settore immobiliare, sostenendo che una delle ragioni principali per cui il team non ha incorporato opere d’arte all’interno della proprietà è stata la sensazione che l’intero edificio fosse un’opera d’arte in sé.
L’idea è dunque quella di «progettare razionalmente e realizzare praticamente», come diceva Leon Battista Alberti, soluzioni abitative artistiche uniche, firmate Giorgio Armani.