-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Una nuova piazza per Notre Dame, con uno sguardo all’ambiente
Architettura
di redazione
Piccoli passi in avanti nel lungo percorso di recupero della Cattedrale di Notre Dame di Parigi, gravemente danneggiata a causa dell’incendio divampato il 15 aprile 2019, che fece crollare la guglia di 45 metri e gran parte del tetto, circa 1000 metri quadrati, causando danni enormi a tutta la struttura. Dopo un acceso dibattito internazionale sulle modalità del restauro, con proposte a dir poco fantasiose, la decisione ufficiale fu di procedere con un progetto rispettoso dell’aspetto della Cattedrale prima dell’incendio.
Attualmente i lavoro fervono all’interno della maestosa architettura, testimonianza del passaggio dal romanico al gotico francese, ma per la riapertura completa al pubblico si dovrà aspettare il 2028. Intanto, però, si lavora anche all’esterno, con lo studio di architettura del paesaggio belga Bureau Bas Smets, fondato dall’architetto Bas Smets nel 2007, che farà rivivere la piazza di fronte alla cattedrale di Notre Dame, trasformando un parcheggio sotterraneo abbandonato in uno spazio aperto ai fruitori, aperto sulla Senna.
Presentato insieme allo studio di architettura del patrimonio Neufville-Gayet, con il team di urbanisti di GRAU e un’ampia cordata di consulenti, il progetto di Bureau Bas Smets è risultato vincitore di un concorso internazionale ed è stato presentato dalla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo. «I dintorni e la piazza di Notre-Dame si trasformano», ha twittato Hidalgo: «La Senna e la natura hanno un posto importante nel progetto di Bas Smets, selezionato dalla giuria. Per mettere in risalto meglio la nostra bella cattedrale e per renderle meglio giustizia, nel rispetto della sua storia».
Les abords et le parvis de Notre-Dame se transforment. La Seine et la nature ont une place majeure dans le projet de l’équipe de Bas Smets retenu par le jury. Mieux mettre en valeur notre belle cathédrale pour mieux la révéler, dans le respect de son histoire qui nous oblige. pic.twitter.com/giRmoCMYSg
— Anne Hidalgo (@Anne_Hidalgo) June 27, 2022
I lavori inizieranno nel 2025, poco dopo il completamento del piano di ristrutturazione della cattedrale di Notre Dame, e verranno utilizzate tecnologie “naturali”: per abbassare la temperatura della piazza verranno piantumati nuovi alberi – chiaramente in posizione strategica, per non coprire la visuale della Cattedrale – e sarà introdotto un sistema di raffreddamento che farà gocciolare dell’acqua sulle pietre della pavimentazione. Una modalità intelligente di usare il verde per rendere più confortevoli – ma ormai più che di confort si dovrebbe parlare di sopravvivenza – le aree pubbliche. A questo proposito, Hidalgo sta dando notevole impulso alla creazione di aree verdi nella metropoli: in cantiere la proposta di creare quattro foreste urbane in altrettanti siti, per migliorare la qualità dell’aria.
Altro elemento chiave del progetto di Bureau Bas Smets è la creazione di un centro visitatori in un parcheggio abbandonato, costruito negli anni ’70 sotto la piazza di Notre Dame. Accessibile da due grandi scalinate, il centro ospiterà un’area accoglienza e darà l’accesso a una grande cripta che negli anni ’80 è stata trasformata in luoghi di esposizione di vari reperti archeologici locali. Con un’altezza di quattro metri e una lunghezza di 60 metri, questo spazio è destinato anche a fungere anche da passeggiata interna, affacciata sulle rive della Senna.