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Più di quaranta artisti, una prestigiosa e maestosa sede, un curatore dall’eccellente curriculum, due mesi di apertura. Ecco gli ingredienti della seconda edizione della Biennale di Berlino che da domani al 20 giugno aprirà le porte del Kunst-Werke Berlin, l’istituito di arte contemporanea berlinese, ospitato in un immenso ex-ufficio postale tedesco.
La curatrice di questa edizione, Saskia Bos, si presenta con delle credenziali che la vedono attuale direttrice del centro d’arte contemporanea De Appel di Amsterdam (dall’ ’84) e presidente del IKT ( dal ’99), l’associazione internazionale dei curatori d’arte contemporanea che quest’anno proprio in Italia – alle Papesse di Siena – terrà il suo tradizionale meeting.
I linguaggi espressivi di questa biennale saranno molteplici e sovrapposti. Vuoi perché, secondo la curatrice, l’arte di oggi ha smesso di essere autoreferenziale, ha iniziato a prendersi gioco di se stessa, ha imboccato una strada multicanale e multimediale che la porta ad esprimersi con video, performance, happening, musica, anche e soprattutto con il risultato di avvicinare il pubblico. Vuoi perché la manifestazione è ospitata in una Berlino che, a partire dalla riunificazione che per questa città ha significato rivoluzione, è il laboratorio culturale d’Europa e la città che sta via via togliendo a Milano e Londra il primato di capitale continentale dell’arte contemporanea.
Un po’ di numeri: gli artisti sono 40 (nella prima edizione erano 70), provengono da 31 paesi e hanno, per precisa scelta curatoriale, una età media prossima ai 35 anni. I visitatori furono nella scorsa edizione 80mila, nella serata di opening a mille tra loro fu offerto un pasto orientale parte essenziale di una performance che l’artista tedesco-tailandese Rirkrit Tiravanija ha ripetuto a Siena, qualche mese fa, durante l’inaugurazione della mostra dedicata all’arte contemporanea in Germania.
E l’Italia? Mentre le compagini inglesi o statunitensi sono composte da un nutrito gruppetto di artisti, il nostro Paese è rappresentato dalla sola Elisabetta Benassi, romana classe 1966. Elisabetta, utilizzando i linguaggi del video e della fotografia, ha creato un’arte personalissima che l’ha portata fino specchiarsi in un alterego: Bettagol. I due progetti (uno inedito) che l’artista presenterà a Berlino girano attorno alla figura di Pier Paolo Pasolini, “l’artista più scandaloso dopo Francesco d’Assisi e Caravaggio” come scrive Sergio Risaliti presentando il video nella rassegna Pompeiorama, a Napoli. Le partite di pallone di Bettagol e le corse in moto con Pasolini si svolgono all’interno di una atmosfera lieta, spensierata che conduce il ricordo dello scrittore/regista in una dimensione amica; la revocazione – per una volta – tiene a debita distanza la malinconia. La rievocazione diviene, per i pochi minuti del video, completa resurrezione.
Il sito della Biennale, che vi riportiamo in calce, si configura come un vero portale ricco di informazioni e notizie utili: dagli orari delle proiezioni video all’osteria più vicina. L’auspicio è, infine, quello di leggere su questo sito e in calce a questo articolo e agli altri che pubblicheremo sull’evento tedesco, i commenti di quanti tra voi avranno il privilegio di recarsi a Berlino prima del 20 giugno.
Elenco degli artisti
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Link correlati
www.berlinbiennale.de
Massimiliano Tonelli
2. Berlin Biennale fur zeitgenossische kunst.
Dal 20.IV.2001 al 20.VI.2001.
Berlino, Kunst Werke Berlin, Auguststrasse e Postfuhramt, Oranienburger Strasse/Tucholskystrasse.
Curatrice: Saskia Bos.
Orari: da martedì a giovedì 12.00-20.00; venerdì e sabato 12.00-22.00; domenica 12.00-18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: per entrambe le sedi DM 14 (ridotto DM 10); una sola sede DM 9 (ridotto DM 7). Informazioni: Tel. 0049 (0)30-284 450-58.
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