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fino al 14.V.2005 Alain Jacquet – Camouflages et Trames Nizza, Mamac
around
Colori intensi, texture in evidenza. E l'unione di classico e contemporaneo. Alain Jacquet torna in Costa Azzurra con una retrospettiva. Con oli, serigrafie e sculture. Tanto moderne da sembrare digitali. Pop art in salsa francese...
Il Mamac di Nizza offre sempre significative occasioni per gli appassionati d’arte contemporanea, distinguendosi per la qualità delle scelte espositive in un territorio –che contempla il Ponente ligure e la Costa Azzurra– solitamente avaro di occasioni. Senza dubbio migliore è la proposta sulla rinomata costa francese, anche grazie ai soggiorni effettuati negli anni da numerosi artisti celebri nella provincia ‘06’ dello stato transalpino. Ma il Musèe d’Art Moderne et contemporain è di sicuro la punta di diamante. Interessante la collezione permanente, incentrata sull’esperienza locale del Nouveau Rèalisme; degne di nota le esposizioni temporanee: come quella attualmente in programma. Il protagonista è Alain Jacquet (1968) che presenta una personale dal suggestivo titolo Camouflages et Trames.
L’artista di Neully-sur-Seine –che attualmente vive tra Parigi e New York– approda in Europa dopo una serie di mostre statunitensi e giapponesi. Si tratta in realtà di un ritorno: Jacquet è un affezionato amico del Mamac de Nice, il quale inevitabilmente ricambia, apprezzando la sua produzione in bilico tra Pop Art e Nuovo Realismo.
Sono esposti oli, sculture e serigrafie su tela realizzate dagli anni ’60 agli anni ‘90. In tutte, la poetica è definita e facilmente riconoscibile: l’intento è quello di “camuffare” i simboli, le immagini nobili della tradizione europea –i quadri del Botticelli o i ritratti di Madonne e altri soggetti classici– attraverso la sovrapposizione di logotipi del nuovo mondo, gli emblemi del commercio e della serialità tanto cari ad Andy Wahrol, spesso tirato in causa, più o meno consapevolmente.
Il cromatismo è intenso, di gusto grafico. Jacquet tratta le immagini con gusto post-moderno, da terzo millennio, anticipando –già negli anni del beat– una modalità che sarà cara a tanti video o web artisti degli anni ’90. Texture larghe, sgranamenti di pixel: sembra quasi abbia lavorato alle sue opere con programmi di grafica digitale, servendosi dei magnifici trucchi pret à porter del software. Arrivando ai camuffamenti degli anni ’80 che prevedono la sostituzione di figure umane con cilindri o forme piene su sfondi siderali. Accostando alla bellezza delle intense campiture di colore un sarcasmo strisciante e gustoso.
valerio venturi
mostra visitata il 16 febbraio 2005
Alain Jacquet – camoufflages et trames – Nizza, Mamac – Promenade des Arts – orari: da martedì a domenica, h. 10.00/18.00; chiuso il lunedì e festivi.
ingresso: 2.50 – 4 euro; entrata libera la prima e terza domenica del mese – info : tel. + 33 0493626162 Fax + 33 0493130901 – www.mamac-nice.fr
[exibart]