Un po’ disertata dai visitatori, tutti concentrati nelle sale meravigliose dell’impressionismo francese, nel museo riorganizzato dalla mente geniale di Gae Aulenti, sono esposte le opere di Thomas Eakins. Dipinti, fotografie e sculture attraverso le quali si cerca di ricostruire l’opera complessa di questo artista poco conosciuto in Europa, e da pochi decenni effettivamente rivalutato dalla storia dell’arte americana. Essenzialmente pittore, ha concentrato la sua attenzione soprattutto sul corpo umano, da lui indagato con metodologia scientifica. Il suo realismo, dettagliato ma non duro, e la sua concezione moderna dei temi d’arte e delle nuove tecnologie, gli hanno permesso di diventare uno dei primi veri artisti americani, eredi della tradizione europea, ma da questa nuovi e diversi.
Nato a Filadelfia nel 1844, Eakins inizia i suoi studi artistici nel 1862, presso l’Accademia di Pennsilvania, dove trova un tipo d’insegnamento strettamente accademico in un ambiente, quello della pittura americana a fine secolo, largamente dominata dal paesaggio. Contemporaneamente, s’inscrive ad un corso di anatomia, rivelando così da subito il suo interesse prevalente verso il corpo umano. Nel 1866 raggiunge Parigi per completare i suoi studi, precorrendo di poco la moda degli artisti americani di fare un “Tour” nella vecchia Europa per rifinire la propria preparazione. Al termine di quattro anni di studi accademici, di pittura, scultura e studio del nudo dal vivo, Eakins ritorna a casa, ma prima trascorre 6 mesi in Spagna, meta di pellegrinaggio obbligato per tutti coloro che volevano studiare il realismo di Velasquez o del Ribeira. Tornato nel 1870 a casa, contemporaneamente alla sua attività d’insegnante, inizia anche la sua produzione artistica.
Rigettando i temi accademici, si dedica allo studio di soggetti quotidiani, in movimento, come le attività sportive. La sua pittura , aggiornata alle novità europee come lo studio della luce naturale, si coniuga con il suo personale interesse verso l’utilizzo della macchina fotografica, intesa sia quale mezzo di studio per la concezione e realizzazione dei dipinti, che mezzo autonomo di espressione artistica. Alcune opere importanti, come Le raccommodage du filet sono state concepite proprio con l’ausilio della camera oscura. Inoltre le fotografie gli permisero di approfondire i suoi studi sul movimento del corpo umano, con risultati assolutamente nuovi, come Etude de mouvement: histoire d’un saut. In mostra una sala dedicata alle fotografie, indaga proprio questo rapporto foto/opera.
Nel mezzo di una produzione iniziale dedicata alle regate o incontri sportivi di boxe come Entre les rounds, nel 1876 Eakins fa parlare di sé presentando La clinique du docteur Grossdove il realismo crudo delle immagini colpisce e scandalizza l’opinione dei benpensanti. Il tema, una lezione di anatomia, verrà poi ripreso 13 anni più tardi con La clinique du docteur Agnew, dove la rappresentazione naturalista lascia il posto ad una teatralità dell’impianto. Il quadro, qui esposto, rievoca immediatamente e un po’ troppo facilmente, la Lezione del dottor Tulp di Rembrandt, conservato ad Amsterdam. L’ultima parte della sua produzione artistica è prevalentemente dedicata al ritratto, genere che gli permette l’approfondimento del tema figurativo, unito ad un’indagine psicologica del personaggio. Suoi soggetti preferiti sono le persone d’ingegno, artisti, scienziati, medici, uomini di cui Eakins cerca di presentare tutte le qualità umane e intellettive assieme. A volte i suoi dipinti debordano la tela, e invadono lo spazio della cornice, chiamata a collaborare per donare l’idea globale del personaggio ritratto.. Tra i vari ritratti, vi è esposto quello di Kenton, Le penseur forse l’opera in cui meglio ha saputo rappresentare il tipo dell’uomo americano di pensiero e azione, quello che potremmo definire l’uomo nuovo, il vero protagonista del XX secolo. Forse potremmo dire che Eakins è stato, per la classe medio alta americana, quello che Rockwell è stato per la classe medio bassa americana fornendo loro un modello in cui identificarsi.
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