Categorie: around

fino al 15.III.2004 | Sophie Calle – M’as-tu vue? | Parigi, Centre Pompidou

di - 27 Gennaio 2004

Cos’altro vuole dirci? Quel nascondersi ammiccante ci porta subito nell’egocentrico universo calliano, dove realtà e finzione si confondono in un gioco voujeristico che usa l’autobiografia come materiale di base.
E’ difficile definire la personalità artistica di Sophie Calle e ancor di più classificare il suo lavoro sotto qualche etichetta. Si è parlato di Concettualismo, di Narrative-art, di Situazionismo . C’è anche chi, come il critico William Leith, arriva a chiedersi “è un’artista o è solamente una persona strana che fa delle cose strane?”.
Quasi tutte le sue opere sono installazioni composte di testi e fotografie che ricordano certe pratiche dell’Arte narrativa degli anni 70, ma che nel suo caso costituiscono il prolungamento di situazioni messe in scena e vissute in prima persona. Come quando per la realizzazione di Les Dormeursdel 1979 (opera in mostra) invitava una ventina tra sconosciuti e amici a dormire nel suo letto per otto ore in una “staffetta” durata una settimana. L’artista vigilava accanto ai suoi ospiti fotografandoli e scrivendo durante il loro sonno.
Il tema del letto, molto caro alla Calle, è presente in mostra con altre opere come Voyage en Californie (2003) e Chambre à coucher (2003) una vera e propria camera ricostruita in cui è possibile osservare alcuni degli oggetti riferiti alle storie autobiografiche (Autobiographies 1988-2003). Il posto di rilievo riservato agli affetti, ai sentimenti, all’intimità distinguono l’opera della Calle dal registro neutro, distanziato e “scientifico” degli artisti concettuali propriamente detti.
In mostra accanto ad alcune opere storiche sono presentati lavori inediti. Tra questi Douleur exquise (1984-2003), un’installazione “epica” sul tema del dolore e il video Unfinished (1988-2003), in cui l’artista narra la sua incapacità di portare a termine un progetto iniziato nel 1988 lavorando su immagini estratte da una videocamera di sorveglianza di un bancomat. Ne risulta una riflessione sul concetto di stile e di videoarte.
Chiude la mostra un’opera ispirata da un fatto di cronaca: Une jeune femme disparaît(2003). L’installazione presenta le foto dell’appartamento della ragazza scomparsa, gli articoli di giornale in cui viene menzionata Sophie Calle (la ragazza, Benedicte, ne era grande ammiratrice), e gli avvisi di ricerca con la foto sparsi per tutto il Centre Pompidou dove lavorava come guardiana. Un’opera paradigmatica in cui ritroviamo quel gusto tutto calliano per il mistero, l’assenza, la sparizione, e l’inchiesta. Sul livre d’or all’uscita una pagina porta la firma di Benedicte che ringrazia…

federica migliotti


Sophie Calle – M’as-tue vue? – fino al 15 marzo 2004 – Centre George Pompidou – (place Georges Pompidou, 75004 Parigi, M°Rambuteau, info (0033) 01 44 78 12 33, www.centrepompidou.fr ) tutti i giorni dalle 11 alle 21; giovedì dalle 11 alle 23; chiuso il martedì. catalogo: Éditions du Centre Pompidou, Éditions Xavier Barral, Paris, 2003
testi di Christine Macel, Yve-Alain Bois, Olivier Rolin. euro 49,90 – 30 gennaio ore 20 proiezione del film: No sex last night, film di Sophie Calle e Greg Shepard, 1992, ‘72


[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Roberto Alfano, uno spazio sicuro per la fragilità: intervista all’artista

A margine di un suo recente progetto a Cosenza, Roberto Alfano ci parla della sua ricerca che, sulla scorta di…

19 Novembre 2024 10:19
  • Mostre

Storie di bronzo e ardesia: l’arte della trasformazione di Dario Goldaniga

Negli spazi della Galleria Guidi di San Donato Milanese, Fabbrica Eos presenta un’ampia mostra per scoprire la ricerca poetica di…

19 Novembre 2024 9:32
  • Fotografia

Vittore Fossati, l’anima del paesaggio in Italia: la mostra ad Alessandria

Alla Biblioteca Comunale di Alessandria, una mostra celebra il fotografo della Nuova scuola del paesaggio: scatti che raccontano la trasformazione…

19 Novembre 2024 8:30
  • Mostre

In conversazione con Edward Burtynsky, il maestro dei paesaggi industriali

Fino al 12 gennaio 2025, il museo M9 di Mestre ospita in anteprima italiana un’ampia personale dedicata al fotografo canadese…

19 Novembre 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Fantastica: come sarà la diciottesima Quadriennale d’Arte a Roma

Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi, e Alessandra Troncone saranno i curatori dei cinque capitoli…

18 Novembre 2024 21:04
  • Progetti e iniziative

ArteVisione 2024: i workshop entrano nel vivo, con Saodat Ismailova

Careof presenta ArteVisione 2024: workshop formativi per le finaliste e l’appuntamento pubblico con l'artista e regista Saodat Ismailova al Cinema…

18 Novembre 2024 17:51