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fino al 15.XI.2003 George Condo Zurigo, Galerie Bruno Bischofberger / de Pury & Luxembourg
around
L’opera congiunta di due grandi galleristi lancia una nuova iniziativa: un artista per due gallerie. Gli spazi si moltiplicano, l’arte ne guadagna. Il marketing del grande maestro e del suo allievo al servizio dell’opera di George Condo...
Di tutti gli artisti che fecero grande la New York degli anni ‘80, George Condo è colui che più ne rappresenta l’essenza fresca e dirompente. In quel quartiere abbandonato della grande mela, la cultura classica dei wasp si mischiava con la allora nascente corrente hip-hop-afro-americana, convergendo in una dialettica che metabolizzò agilmente il cubismo come l’astrattismo, il surrealismo come il graffitismo.
Da quel momento, questo incontro-scontro è sempre stato presente nell’opera condiana, segnando un passaggio tra il classico e il moderno, sul confine tra il serio e il faceto. Nato nel ’57, si muove a New York nell’81, lì il suo background accademico in storia dell’arte e della musica gli permette amicizie trasversali, da Warhol e Basquiat fino a Ginsberg e Borroughs. In quegli anni incontra anche Bischofberger, già amico di Warhol e mecenate dei giovani newyorkers.
Alla de Pury & Luxembourg ci sono le Jazzsculptures. Opere spiritose di un’essenzialità e raffinatezza pari solo ai grandi musicisti ripresi (Davis, ‘Bird’, Monk). Le opere sono minimizzate, sono ridotte ai soli nomi in caratteri cubitali forgiati in accaio dalla superficie completamente riflettente che dona un’impercettibile connotazione volumetrica allo spazio che occupano. Nella mostra sono presenti anche le Extended Forms, forme dall’ambiguo aspetto siderale, tra il monolito di Kubrik e l’oggettistica di Spazio 1999. Opere come Space Ship e Gate, dalle intenzioni solenni ma dall’aspetto ludico, com’è nelle corde di Condo.
Alla Bischofberger gli Expanded Portraits in bronzo nero e d’orato e i silkprints. Nati dopo l’attentato terroristico a New York, e ispirati alla Nascita della Tragedia di Nietzsche, i ritratti riprendono quella mitologia greco-romana popolata da eroi, ubriaconi, divinità e peccatori, tutti accomunati – livellati per dirla alla Totò – da quell’angoscia e ansietà che lo stesso artista ha vissuto.
Un Condo nuovo in esposizione a Zurigo, segnato dagli eventi tragici che hanno colpito la sua città e il mondo intero. Sembra aver perso gli orpelli e le frivolezze della gioventù in favore di uno stile più diretto e più adulto.
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fabio antonio capitanio
mostra vista il 30 Settembre 2003
George Condo – Sculpture, expanded portraits, extended forms and jazz sculptures, de Pury & Luxembourg Gallery, Limmatstrasse 264, 8005 Zurigo, Svizzera. Tel. +41-12768020, Fax +41-12768021, Galerie Bruno Bischofberger, Utoquai 29, 8008 Zurich, Svizzera. Tel +41-12624020, Fax +41-12622897
http://www.brunobischofberger.com
Aperto dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 18, Sabato fino alle 16
[exibart]
Tutto qua?
Ma fu vera gloria?
a me sembra scarsetto , malgrado la “cornice”.