Tra le mura della londinese Paul Stolper Gallery va in scena âSchizophrenogenesisâ, una mostra dei lavori Damien Hirst.
Nato a Bristol nel 1965 e cresciuto a Leeds. Nel 1984 si trasferisce a Londra, dove lavora nel settore delle costruzioni prima di ottenere una laurea in Belle Arti presso il Goldsmiths College nel 1989.
Dalla fine degli anni 1980, Hirst ha esplorato il mondo della scultura, delle installazioni, della pittura e del disegno, al fine di esplorare le complesse relazioni tra arte, vita e morte.
Hirst vive e lavora a Gloucester, Devon e Londra.
Schizophrenogenesis, il cui nome giĂ la dice lunga (principio di schizofrenia), è basata sul concetto dellâestetica minimalista delle pillole medicinali.
Le opere in mostra agiscono come il proseguimento di unâindagine realizzata durante la vita di Hirst, e riguardante il rapporto quasi-spirituale delle persone con i rigori della scienza e lâindustria farmaceutica.
La parola âSchizophrenogenesisâ scritta al neon con lettere multicolore apre la mostra accogliendo il pubblico, e introduce i visitatori nella zona âThe Cureâ.
Trenta serigrafie appese a muro, ognuna di esse raffigurante analgesici prescritti per i peggiori dolori, ognuno rappresentato su sfondi differenti e vibranti. Svariate opere scultoree rappresentanti ventiquattro pillole in resina e dal formato gigante predominano gli spazi.
E ancora: bottiglie di medicina, scatole di farmaci, fiale, siringhe, bisturi di diverse dimensioni, un enorme scalpello di metallo appeso al muro, creano una sorta di âparco delle meraviglieâ dei farmaci. Alla fine della mostra un fantasma di Warhol attende gli ospiti.
Un mondo ricostruito allâinterno del quale Hirst è in grado di esplorare tematiche contemporanee e attuali quali lâamore, lâarte, la religione e la medicina, naturalmente.
Valentina Mariani
mostra visitata il 10 ottobre 2014
Dal 9 ottobre al 15 novembre 2014
Damien Hirst, Schizophrenogenesis
Paul Stolper Gallery, Londra
31 Museum Street
Londra WC1A 1LH
Orari: da martedĂŹ a sabato dalle 10:00 alle 18:00
Info:Â www.paulstolper.com