Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Chi a Parigi visita il Centre George Pompidou non può lasciarsi sfuggire l’occasione di raggiungere, a poche centinaia di metri, la Galerie Alberta Pane, un piccolo scrigno sul limitare del quartiere Marais, che in questi mesi presenta la mostra “Blank”, la prima personale parigina di Michele Spanghero, che segna anche l’inizio della collaborazione tra l’artista e la galleria.
Appena entrati è il suono dell’installazione sonora Vol. (2018) a catturare l’attenzione del visitatore: satura lo spazio e attira lo sguardo nella parte più interna della galleria, dove un dodecaedro nero circondato da tre microfoni crea un sistema che riproduce le frequenze di risonanza acustica della galleria vuota dal luogo esatto in cui sono state registrate. Il suono isola il visitatore nella dimensione perfetta per l’osservazione delle fotografie della serie Studies on the Density of White, collocate su due pareti a formare un corridoio ad alta densità visiva che rappresenta otto anni di scatti realizzati in molte città d’Europa e America, fino a formare un corpus di oltre cento scatti, in continua crescita. In mostra una selezione di cinquanta fotografie, in gran parte inedite, montate su lastre di acciaio inox e disposte singolarmente o in piccoli gruppi su mensole in acciaio satinato appena visibili.
Michele Spanghero, Vol. (2018) sound installation lacquered wood, loudspeakers, modified microphones, microphone stands, audio cables, audio system (dim. variable – dur. 12 min loop) exhibition view at Galerie Alberta Pane, Paris, 2018 courtesy the artist and Galerie Alberta Pane, Paris and Venice, all images by Michele Spanghero
La serie a cui appartengono è iniziata nel 2010 e si sviluppa attorno al filone di ricerca di Spanghero basato sul rapporto tra architettura, luce e scatto fotografico, che nella sua poetica assume un valore pari al disegno: benché tutte le fotografie, di fatto, ritraggano porzioni di architettura nella loro interazione con la luce, il modo in cui Spanghero enuclea queste zone attraverso l’obiettivo della macchina fotografica dà origine a immagini squisitamente astratte, minimaliste, definite da campiture di bianchi e grigi in rapporti diversi, talvolta percorse da nette linee nere, come segni grafici. Il processo di produzione dell’immagine, infatti, trasla la tridimensionalità dell’architettura nella bidimensionalità della fotografia e la avvicina, negli esiti, al disegno. La scelta, inoltre, di stampare le fotografie in un formato vicino alle dimensioni di un foglio A4 rafforza il parallelismo con il disegno e conferisce alla serie la preziosità del taccuino, come se sulle pareti si squadernassero anni di intenso studio del rapporto tra colore bianco, luce e architettura, fino a creare una grammatica visiva, in cui ciascuna pagina equivale a un tassello di un testo astratto. A rendere omaggio alla galleria parigina due scatti, il primo e l’ultimo, tra quelli esposti, che ritraggono particolari dello spazio di Rue de Montmorency, in cui è ospitata Blank.
Questa mostra rappresenta come le ricerche di Spanghero legate alla sound art e alla fotografia siano solo apparentemente distinte e si fondano in una poetica legata al rapporto con lo spazio e a un’estetica che lavora per sottrazione. Se alcuni scatti della serie Studies on the Density of White, infatti, erano stati esposti alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia nel 2013 e poi raccolti per la prima volta in modo corposo nello Studio Multiplo di Padova nel 2016, la mostra parigina, nella sua linearità e pulizia, costituisce la prima occasione in cui il versante più sperimentale della ricerca fotografica di Spanghero e il suo percorso di sound art sono presentate insieme, ciascuna nella propria peculiarità, ma perfettamente convergenti.
I due filoni, intanto, continuano a essere separatamente apprezzati in contesti eterogenei, come, negli ultimi mesi, a Ars Electronica a Linz, alla Technische Sammlungen di Dresda, al Klangraum a Krems e nel progetto ora in corso a Sassari “No Men’s Library”.
Silvia Conta
Mostra visitata il 31 marzo 2018
Dal 24 marzo al 16 giugno 2018
Michele Spanghero
Blank. Solo Show
Galerie Alberta Pane
Rue de Montmorency 47, Parigi
Orari: da mercoledì a sabato, dalle 11 alle 19 e su appuntamento
Info: info@galeriealbertapane.com, www.albertapane.com