L’esposizione, organizzata specificamente per il museo da
Ilene Susan Fort e dai due curatori del padiglione d’arte americana, Gail e
John Liebes, è composta da circa 60 lavori tra dipinti a olio, disegni,
acquarelli, fotografie e sculture di uno dei più controversi protagonisti
dell’età d’oro dell’America del XIX secolo.
Il contesto in cui si muove Eakins è segnato da uno dei
momenti più turbolenti e gloriosi allo stesso tempo della storia americana, con
la Guerra di secessione alle spalle e la prosperità economica della massiccia
industrializzazione del Paese guidato dalle famiglie più ricche nella storia
americana, tra cui i Vanderbilt e i Rockefeller. La rinascita, o per meglio
dire la presa di coscienza di un’identità fortemente americana, diventa sempre
più preponderante anche in termini artistici, e se da una parte lo stile
neoclassico sposa il realismo americano, perpetuando i dettami stilistici della
tradizione delle accademie europee, dall’altra i temi, e specialmente nel caso
di Eakins, danno vita all’immagine di un “nuovo eroe americano”, così come lo definisce Susan
Fort.
L’allestimento è cronologico, dal 1870 circa al 1899, e tematico
a seconda del tipo di sport. Nella sezione concernente gli anni ‘70 del XIX
secolo ci sono dipinti della parte iniziale della sua carriera, con una delle attività
preferite dall’artista, il canottaggio. Eakins prende nota di ogni dettaglio
possibile, facendo studi dinamici e prospettici, che accompagnano dipinti come The
Biglin Brothers Turning the Stake (1873), che hanno contribuito a rendere la composizione
ricca di magnifiche sfumature quasi impercettibili, restituendo ai soggetti
quella vitalità e sforzo agonistico in modo estremamente vivido.
La sezione del decennio successivo prende invece in esame
gli oli il cui soggetto è il nuoto. Senza dubbio qui si trova uno dei quadri
più noti e controversi dell’artista, Swimming (altrimenti noto come The
Swimming Hole,
1884-85). L’opera è accompagnata da una serie di foto scattate dall’artista,
strumento che prende sempre più piede nello studio della composizione formale
delle opere e strumento da cui Eakins è molto affascinato. Il quadro rivela
tutta la preparazione neoclassicista dell’artista: gli esagerati ma sinuosi
contrapposti dei giovani studenti adagiati su una sponda del lago Dove (alle porte di Philadelphia), la
(tanto controversa) nudità del corpo maschile, e la loro bellezza idealizzata
che ricorda l’idea classica della mimesi platonica per cui si deve prendere
ispirazione dalla natura perfetta.
Tra le ultime opere degli anni ‘90 ci sono invece gli oli
che riproducono scene di box e lotta greco-romana, i quali sottolineano
l’elevazione di uno sport che anche la classe borghese comincia ad apprezzare,
e un approccio in cui l’atleta sembra essere associato al moderno eroe.
Un ensemble di opere che enfatizzano l’estetica classica
del corpo umano, ma che è costato la reputazione al (troppo) curioso Eakins.
Eakins: un realista americano a Parigi
leonardo
proietti
mostra visitata il
28 agosto 2010
dal
12 luglio al 17 ottobre 2010
Manly Pursuits: The Sporting Images of Thomas Eakins
a cura di Ilene Susan Fort, Gail e John Liebes
LACMA – Los Angeles County
Museum
5905 Wilshire Boulevard – 90036 Los
Angeles
Orario: lunedì, martedì e giovedì ore
12-20; venerdì ore 12-21; sabato e domenica ore 11-20
Ingresso: intero $ 15; ridotto $ 10
Catalogo disponibile
Info: tel. +1 3238576000; publicinfo@lacma.org;
www.lacma.org
[exibart]
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