10 febbraio 2012

fino al 19.II.2012 Tomas Saraceno Berlino, Hamburger Bahnhof

 
Un ex stazione. Che si presta ad accogliere progetti di grande respiro. E superato l’ingresso, ci si trova davanti ad imponenti, complesse, strutture che riempiono lo spazio a tutta altezza -

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L’ installazione di Tomas Saraceno nel salone principale dell’Hamburger Bahnhof è quanto di più spettacolare un visitatore si possa trovare di fronte. Superato l’ ingresso dell’ex stazione, ci si trova direttamente davanti alle imponenti “Cloud cities”: uno degli aspetti che colpisce immediatamente è la complessità e la dimensione di queste strutture che riempiono lo spazio a tutta altezza. Saraceno mostra appieno la sua formazione di architetto per mezzo della scala di rappresentazione, progettando l’installazione come un vero e proprio paesaggio, un ambiente totalmente nuovo in cui ci sentiamo immediatamente coinvolti. Anche qui a Berlino, come già in altre mostre procedenti, prosegue il suo studio sulle “biosfere” o, appunto, “Clouds”. Questi sistemi ibridi, piuttosto complessi, integrano insieme tecnologia e biologia, creando un vero e proprio ecosistema, fatto di cellule abitative e micro ambienti naturali che formano una rete di organismi connessi tra loro come un corpo organico.
 

 Alla base della ricerca dell’ artista ci sono senza dubbio le teorie urbane di Yona Friedman, gli insegnamenti degli architetti radicali come Archigram, gli studi sulle strutture di Buckminster Fuller e Otto Frei. Saraceno li unisce insieme in un mix tra teorie evolutive o, per meglio dire, teorie generative tra biologia e cultura della rete; come nel celebre libro di Fritjof Capra, “La rete della vita”, che senza dubbio può essere considerato uno dei riferimenti fondanti della sua opera sperimentale. Il visitatore si trova così proiettato in un ambiente che guarda verso il futuro, l’autore lo cattura nella sua visione, portandolo in un modello astratto, matematico (quasi un processo mentale), dove gli oggetti che compongono l’ambiente sono reali ma allo stesso tempo descritti solo da linee, punti e nodi; in un’ampia geometria “wireframe” che avvolge nella sua rappresentazione tridimensionale. Tuttavia si ha anche la possibilità di interagire, di avvicinarsi e persino di entrare nelle strutture. Per un momento si diventa attori in questo nuovo mondo dove l’esperienza, per i bambini, si trasforma in gioco e, per gli adulti, in riflessione. Non resta che rimanere a galleggiare nelle “Clouds”, dunque, pensando al futuro che ci aspetta ma sapendo che l’esperienza è condivisa e non siamo soli nella rete di Saraceno.
laura tedeschi
mostra visitata il 5 Febbraio 2012

dal 15 settembre 2011 al 19 febbraio 2012
Tomás Saraceno
Cloud Cities
HAMBURGER BAHNHOF – MUSEUM FÜR GEGENWART
Invalidenstraße 50-51, 10557 Berlino Germania
Info: Tel. +49 – (0)30 – 3978 3411 – e-mail:
hbf@smb.spk-berlin.de – www.hamburgerbahnhof.de

 
[exibart]

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