15 maggio 2009

fino al 19.VII.2009 Baroque 1620-1800 Londra, Victoria and Albert Museum

 
Opulento, drammatico, sacro, esuberante. Lo stile barocco viene celebrato dalla City, orfana dei fasti della finanza, come il primo movimento artistico globale. Che si propaga simile a un virus, grazie alla Compagnia delle Indie Orientali e alle missioni di Sacra Romana Chiesa...

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Londra che celebra l’arte barocca, da sempre espressione di Santa Romana Chiesa? Ebbene sì. Perché le cinque sezioni costruite all’interno del V&A Museum, che s’inanellano ispirandosi proprio alla sequenza delle stanze di un palazzo barocco, vogliono esaltare opulenza e maestosità, splendore ed esuberanza del primo stile artistico globale.
Ma il barocco qui a Londra è più che mai Total Work of Art; la ricerca del trionfo dei sensi favorisce la sua applicazione a ogni forma d’espressione artistica. È così che il suo codice plasma pittura e scultura, mobili e oggetti sacri, giardini e palazzi, musica e rappresentazioni teatrali.
Il percorso nella City ruota attorno a duecento oggetti: non solo quindi la pittura di Tiepolo e Rubens, o i disegni di Gian Lorenzo Bernini e Borromini, ma anche sculture, come Il trionfo di Nettuno di Massimiliano Soldani Benzi, letti regali, sedie e mobili ricavati da essenze esotiche, candelabri e maestosi orologi in argento che, dalla Roma papale e dalla corte di Luigi XIV a Versailles, s’impadronirono del gusto delle classi dominanti fino in Asia e America Latina.
La sala d’ingresso, rosso cupo – e non poteva essere altrimenti -, riceve i visitatori con due perle. La prima è un piccolo cammello in madreperla cavalcato dai mori, fattura tedesca, anno 1706. L’intento è nemmeno troppo velatamente didascalico: rammentare che la parola barocco deriva dall’idioma portoghese e indica un tipo di perla non coltivata. Sull’altra parete si festeggia un evento, la conversione di una sovrana nordica, il Carosello per la Regina Cristina di Svezia di Filippo Lauri e Filippo Gagliardi.
Baroque 1620-1800 - veduta dell'allestimento presso il Victoria and Albert Museum, Londra 2009
Ma la chiave di lettura, per il V&A Museum, è l’affermazione del barocco su scala globale: origina ad Antwerp e Roma per approdare a Luanda, Goa, Mombasa, Cartagena. Materiali nuovi ed esotici partono dall’Africa e, magari attraverso il Portogallo, giungono a Goa, dove scultori locali plasmano l’avorio e lo trasformano in un Bambin Gesù come Buon Pastore ricco di suggestioni esoteriche.
Colonie, missioni, stazioni postali: sono questi i mezzi di trasmissione del virus barocco nei luoghi estremi della civilizzazione, le Otras Indias. Viaggi che duravano mesi, fra insidie e pericoli, per condurre negli angoli più remoti dei regni europei magari mobili realizzati nella bottega di Gobelins a Parigi da Domenico Cucci. Mentre a Roma Bernini e Borromini si cimentavano nella geometrica dinamica delle forme, espressione non rituale del potere assoluto.
Allegorico, sacro, drammatico e mitologico, il Barocco non poteva non affermarsi anche nell’arte teatrale, nei costumi, nella musica, nella struttura stessa – spesso completamente alterata – degli spazi teatrali da Madrid e Bologna al Cesky Krumlov in Boemia. Qui il V&A Museum celebra il genio di Antonio Galli da Bibbiena.
Baroque 1620-1800 - veduta dell'allestimento presso il Victoria and Albert Museum, Londra 2009
Ma per i fanatici del genere tutto l’anno potrà essere sfruttato per godersi appieno la City barocca e artistica, che ha ormai soppiantato quella triste e preoccupata della finanza. Infatti, a Londra e in tutta la Gran Bretagna, il 2009 è l’anno del Barocco: tante manifestazioni per celebrare lo stile e la musica, il tutto sotto il brand Baroque 09. E la musica avrà una parte importante, visto soprattutto che la data è stata ispirata da due anniversari: i 250 anni dalla morte di Handel e i 350 anni dalla nascita di Purcell, due fra i più grandi compositori di musica barocca.

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dal 4 aprile al 19 luglio 2009
Baroque 1620-1800: Style in the Age of Magnificence
a cura di Michael Snodin e Nigel Llewellyn
Victoria and Albert Museum
Cromwell Road – SW7 2RL London
Orario: tutti i giorni ore 10-17.45; venerdì ore 10-22
Ingresso: intero £ 11; ridotto £ 9/6
Catalogo £ 40
Info: tel. +44 02079422000; vanda@vam.ac.uk; www.vam.ac.uk

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