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fino al 2.XI.2003 John Currin Londra, Serpentine Gallery
around
Retrospettiva inglese per Currin. Pittore americano di talento che, attingendo alla grande tradizione europea, ci dimostra che la pittura come medium artistico gode ancora di ottima salute. Lo testimoniano le sue veneri botticelliane. Con volti da top model…
Guardare i dipinti ad olio di John Currin (California, 1962) è come sfogliare le pagine di un manuale di storia dell’arte: una tecnica versatile che spazia dalla piattezza surrealista di Magritte al realismo di Courbet, dai paesaggi idilliaci di Tiepolo al candore delle figure femminili dei rinascimentali fino a tratti caricaturali dell’Espressionismo.
Nonostante questi stridenti accostamenti, lo stile di Currin emerge per la costanza con cui sono proposti i temi e soggetti: l’eterno femminino è la sua grande ossessione. I suoi quadri sono popolati di donne giovani e vecchie, belle e brutte ma sempre in grado di suscitare desiderio.
Già i primi lavori dell’inizio degli anni ’90 sono tesi a definire le varie forme di questo desiderio come nei ritratti di donne mature dai corpi ancora floridi come l’attrice Bea Arthur (1991) o la serie delle Ragazze a letto (1993) in cui fanciulle dai volti freschi giacciono come ‘malate immaginarie’ in letti che sembrano sospesi in aria. Altri lavori rappresentano la complicità tra donne, il mistero e la malizia dei corpi che spesso vengono rappresentati con seni enormi, sproporzionati, simbolo di un’ingombrante femminilità.
Più tardi nella serie degli Amanti (1993-95) appaiono nei dipinti coppie formate da una figura maschile matura, barbuta e intellettuale, e da una donna più giovane, ‘lolita’, a suggerire un’idea di amore edipico e di erotismo tra il comico e il morboso che sembra tratto dalle immagini di Playboy.
L’immaginario imposto dalle riviste patinate è fonte di ispirazione per i lavori più maturi e convincenti di Currin, prodotti alla fine degli anni ’90. Ritratti di donne incantevoli come angeli rinascimentali ma fredde come top model negli scatti di moda, talmente sottili e bidimensionali da sembrare irreali. Questo mix di classicità e fashion è particolarmente riuscito nei dipinti a fondo nero di fanciulle in posa da Grazie con corpi rotondeggianti botticelliani e volti da copertina di Cosmopolitan.
Nei ultimi anni Currin si è dato alla rappresentazione della classe alto borghese americana ritratta nelle residenze fuori città intenta ad attività bucoliche come ne I Giardinieri (2002) o ai divertimenti domestici di Stamford dopo il brunch (2000) dove tre giovani ricche signore s’intrattengono in un pomeriggio invernale fumando sigari e bevendo Martini.
L’inconsistenza e la sostanziale amoralità della nostra epoca sono perfettamente rappresentate dalla pittura delicata e trasparente di John Currin in cui la tecnica degli antichi maestri sembra essere uno dei tanti piacevoli artifici.
ottilia braccini
mostra visitata il 4 ottobre 2003
John Currin
Serpentine Gallery
Kensington Gardens, Londra (stazioni di metropolitana più vicine: knightsbridge, lancaster gate, south kensington)
Orario di visita: tutti i gg 10-18.
Ingresso: gratuito. Accesso ai disabili. Bookshop. Materiali di supporto interpretativo disponibili su richiesta. www.serpentinegallery.org
John Currin, Catalogo della Mostra, £. 25.00
Per informazioni: Serpentine Gallery 0044 20 74026075
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