In una non casuale concomitanza con l’apertura dei lavori della Convenzione europea, si è inaugurata ieri presso la sala polivalente del Parlamento europeo una piccola esposizione antologica dediacata a Giorgio de Chirico. Voluta da Antonio Tajani, l’esposizione é stata curata da Claudio Strinati e coordinata da Gloria Porcella, con la collaborazione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. In mostra 32 dipinti, cronologicamente compresi tra il 1914, con Il tempio fatale il 1975 con laVisione metafisica di New York, riferimento puntuale al recente
La scelta di organizzare una mostra su Giorgio de Chirico, è un omaggio al valore europeo della sua arte, a quella Metafisica sintesi di un cammino culturale complesso e foriera di nuovi e originali interpretazioni posteriori. Pittore coltissimo, De Chirico cercò di elaborare forme semplici per contenuti altissimi, spesso indecifrabili, ma sempre ipnotici in quei suoi giochi di alterazione della realtà che sempre catturano, forse irritando, l’attenzione dello spettatore.
In esposizione sono presentati saggi dei diversi momenti della sua arte, dagli esordi della prima metafisica, Il poeta e la sua Musa 1921, ai numerosi ritratti, come due di sua moglie Ritratto di Isa, vestito rosa e nero del 1934, e il più tardo Ritratto di Isa con testa di Minerva del 1947, La Romana, l’Autoritratto nudo 1945. Alcuni esempi dei famosi cavalli, con Cavalli antichi in riva al mare 1930, e li bronzo Cavalli antichi, 1969-1983. Non manca una Piazza d’Italia con statua equestre del 1936, così come i temi mitologici, Lo sbarco di Alessandro, 1958.
Una esposizione ricca di opere interessanti dunque, ma sulla quale pesa il dubbio che sia stata soprattutto una buona manovra pubblicitaria da parte dei suoi promotori, più che un effettivo sforzo di divulgazione dell’opera di De Chirico. La sede scelta, il Parlamento europeo, non è certo accessibile al gran pubblico, per non parlare della durata brevissima, solo 9 giorni. Sarà allora stata un’operazione simbolica, voluta attuare nel cuore politico dell’Europa, anche se l’altra sera, all’inaugurazione, i presenti erano più numerosi al tavolo del buffet che di fronte ai quadri…
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Non capisco perchè se si opera in maniera intelligente e mirata a propagandare un grande artista patrio natìo,si debba cercare in questa nobile azione pretesto x una strumentalizzazione politica.Me lo spieghi Silvia Giabbani
Vorrei solo dire che oggi probabilmente (?) la politica si fa intorno ai buffet e' sempre una buona occasione per familiarizzare in modo mondano non trovate!? Probabilmente fare un gran battage pubblicitario del "Pictor Optimus" non e' stata una buona idea dal punto di vista culturale, ma certamente e' una tattica per attrarre l'attenzione del pubblico. Purtroppo in tutto questo e' l'arte che ci rimette un po' in quanto quella attenzione tanto voluta si perde piu' in mondanita' che altro...
irally
quello che volevo dire è che le energie, economiche e di divulgazione pubblicitaria, potrebbero essere meglio spese per organizzare la stessa esposizione in un luogo accessibile al pubblico e non solo agli impiegati del parlamento europeo ( a parte il fatto ceh avrei voluto aver modo di registrare il numero di coloro che sono scesi a vedere la mostra nei giorni seguenti il buffet) e poi per un periodo di tempo piu lungo.
confermo la mia impressione che questa sia stata solo un'operazione pubblicitaria per chi l'ho organizzata.