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10
settembre 2009
fino al 20.IX.2009 Your Bright Future Los Angeles, Lacma
around
Mondo globalizzato? Una mostra (forse) smentisce le paure di chi aveva teorizzato l’appiattimento estetico. Grazie alla visione ironica e pungente di alcuni degli artisti sudcoreani più talentuosi...
Il Lacma, in collaborazione con il Museum of Fine Arts di
Houston, presenta una delle maggiori mostre organizzate negli ultimi vent’anni
che esponga artisti contemporanei della Corea del Sud. Your Bright Future:
12 Contemporary Artists from Korea include il lavoro di dodici artisti nati tra il 1957 e il
1972, che hanno attirato l’attenzione intorno alla metà degli anni ’80,
diventando “l’avanguardia” della scena internazionale all’interno di un
contesto fortemente coreano.
Your Bright Future, titolo tratto da una scultura di Bach Yiso, rappresenta ogni artista
attraverso un ampio range di media, tra cui installazioni su larga scala,
lavori site specific, video, animazioni al computer e sculture. Il risultato,
decisamente interessante, è frutto della combinazione tra globalizzazione ed
esperienza artistica personale, che riflette la cultura dalla quale questi artisti
provengono.
Le opere, infatti, sono quasi sempre incentrate sulla
natura effimera della vita e dell’identità, così come sui limiti di
comunicazione attraverso lingua, cultura e differenze generazionali.
Uno degli artisti di spicco nella collettiva è proprio Bach
Yiso con Your
Bright Future, in
cui una serie di riflettori, collegati gli uni agli altri da una sottile
struttura in legno, proiettano un’intensa luce su un candido muro. Le luci
antropomorfiche simboleggiano una folla che si crogiola nella gloria di un
leader carismatico. L’altro suo lavoro in mostra, We Are Happy, è composto da un banner di
caratteri coreani bianchi su uno sfondo arancio. Installato verso la strada a
uno degli ingressi del museo, pone la questione di cosa sia la felicità e chi
la vive.
Tra altri lavori out-door, un’installazione site specific
di Choi Jeong-Hwa,
considerato il “padre” della Pop Art coreana. Welcome accoglie il pubblico con lunghi
nastri colorati che, incrociandosi, si estendono dal tetto alla balaustra di
due delle facciate dell’Ahmanson Building del Lacma. Un altro lavoro di Choi,
chiaramente molto apprezzato dai visitatori, è un’installazione interattiva
intitolata HappyHappy, in cui si viene invitati a creare una propria scultura usando
contenitori in plastica di tanti diversi colori e forme (acquistati a 99
centesimi nello store del quartiere) che, assemblati in lunghe catene, vengono
poi appese al centro della piazza del museo.
Alcuni degli altri artisti prendono invece in esame gli
effetti sociologici della rapida modernizzazione della Corea. Nel lavoro di Do
Ho Suh, ad
esempio, vengono messe a confronto le basi architettoniche orientali e
occidentali, con il presupposto che le diversità rivelano inevitabilmente
differenti strutture sociali. In un lavoro del 1994, usando materiali
traslucidi come seta e nylon, Do Ho Suh ha ricreato una casa che ricordasse
quella della sua infanzia, evocando un senso di nostalgia e smarrimento. Nello
stesso modo, in Fallen Star 1/5 l’artista mostra l’edificio in cui ha affittato per la
prima volta un appartamento in America, in una violenta collisione con una
tradizionale abitazione coreana.
L’esposizione diventa quasi un vero progetto culturale,
che spinge il pubblico a soffermarsi a riflettere sulla globalizzazione e sui
suoi effetti politici e culturali, riflessi ovviamente nel vorticoso mondo
dell’arte contemporanea internazionale. Riscrivendo così valori e punti di
riferimento.
Houston, presenta una delle maggiori mostre organizzate negli ultimi vent’anni
che esponga artisti contemporanei della Corea del Sud. Your Bright Future:
12 Contemporary Artists from Korea include il lavoro di dodici artisti nati tra il 1957 e il
1972, che hanno attirato l’attenzione intorno alla metà degli anni ’80,
diventando “l’avanguardia” della scena internazionale all’interno di un
contesto fortemente coreano.
Your Bright Future, titolo tratto da una scultura di Bach Yiso, rappresenta ogni artista
attraverso un ampio range di media, tra cui installazioni su larga scala,
lavori site specific, video, animazioni al computer e sculture. Il risultato,
decisamente interessante, è frutto della combinazione tra globalizzazione ed
esperienza artistica personale, che riflette la cultura dalla quale questi artisti
provengono.
Le opere, infatti, sono quasi sempre incentrate sulla
natura effimera della vita e dell’identità, così come sui limiti di
comunicazione attraverso lingua, cultura e differenze generazionali.
Uno degli artisti di spicco nella collettiva è proprio Bach
Yiso con Your
Bright Future, in
cui una serie di riflettori, collegati gli uni agli altri da una sottile
struttura in legno, proiettano un’intensa luce su un candido muro. Le luci
antropomorfiche simboleggiano una folla che si crogiola nella gloria di un
leader carismatico. L’altro suo lavoro in mostra, We Are Happy, è composto da un banner di
caratteri coreani bianchi su uno sfondo arancio. Installato verso la strada a
uno degli ingressi del museo, pone la questione di cosa sia la felicità e chi
la vive.
Tra altri lavori out-door, un’installazione site specific
di Choi Jeong-Hwa,
considerato il “padre” della Pop Art coreana. Welcome accoglie il pubblico con lunghi
nastri colorati che, incrociandosi, si estendono dal tetto alla balaustra di
due delle facciate dell’Ahmanson Building del Lacma. Un altro lavoro di Choi,
chiaramente molto apprezzato dai visitatori, è un’installazione interattiva
intitolata HappyHappy, in cui si viene invitati a creare una propria scultura usando
contenitori in plastica di tanti diversi colori e forme (acquistati a 99
centesimi nello store del quartiere) che, assemblati in lunghe catene, vengono
poi appese al centro della piazza del museo.
Alcuni degli altri artisti prendono invece in esame gli
effetti sociologici della rapida modernizzazione della Corea. Nel lavoro di Do
Ho Suh, ad
esempio, vengono messe a confronto le basi architettoniche orientali e
occidentali, con il presupposto che le diversità rivelano inevitabilmente
differenti strutture sociali. In un lavoro del 1994, usando materiali
traslucidi come seta e nylon, Do Ho Suh ha ricreato una casa che ricordasse
quella della sua infanzia, evocando un senso di nostalgia e smarrimento. Nello
stesso modo, in Fallen Star 1/5 l’artista mostra l’edificio in cui ha affittato per la
prima volta un appartamento in America, in una violenta collisione con una
tradizionale abitazione coreana.
L’esposizione diventa quasi un vero progetto culturale,
che spinge il pubblico a soffermarsi a riflettere sulla globalizzazione e sui
suoi effetti politici e culturali, riflessi ovviamente nel vorticoso mondo
dell’arte contemporanea internazionale. Riscrivendo così valori e punti di
riferimento.
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dal 28 giugno 2009 al 20 settembre 2009
Your Bright Future: 12 Contemporary Artists from South
Korea
a cura di Lynn Zelavansky, Terri & Michael Smooke,
Christine Starkman, Sun Jung Kim
LACMA – Los Angeles County Museum
5905 Wilshire Boulevard – 90036 Los Angeles
Orario: lunedì, martedì e giovedì ore 12-20; venerdì
ore 12-21; sabato e domenica ore 11-20
Ingresso: intero $ 12; ridotto $ 8
Catalogo disponibile, $ 50
Info: tel. +1 3238576000; www.lacma.org
[exibart]