Categorie: around

Fino al 22.XII.2018 | Sophie Calle, “Parce que” e “Souris Calle” | Perrotin, Parigi

di e - 20 Novembre 2018
La Galerie Perrotin ospita due personali di Sophie Calle: “Parce que” e “Souris Calle”, ultima delle quindici mostre che l’artista francese ha organizzato a partire dal 2001 in una delle gallerie più conosciute al mondo.
In “Parce que” Sophie veicola il suo messaggio artistico attraverso una serie di fotografie celate da un tessuto con un testo ricamato che, una volta sollevato, rivela un’immagine che permette di dare senso al testo stesso. Calle ricama quindi il parce que, il motivo della foto, consentendo al visitatore di comprendere ciò che non è comunicato visivamente nell’immagine. La foto ligne blanche (una retta bianca su un manto di sassi che continua nella sponda del mare), del 2018, è ironicamente anticipata dalla frase Parce que la tentation de la suivre (Perché la tentazione di seguirla). Attraverso rimandi tra testo e fotografie, scelti espressamente per creare giochi di parole, l’artista si interroga sulle modalità impiegate dagli artisti per scegliere i propri soggetti e i luoghi dove ambientarli, così che il visitatore possa comprendere e condividere la scelta.

Sophie Calle, Deux projets: Parce que & Souris Calle, vista della mostra / ADAGP, Paris 2018. Courtesy Perrotin

Se nelle foto di “Parce que” Calle non si rappresenta, in “Souris Calle” è presente in quasi tutte le foto. Il gatto Souris, topino, è il protagonista delle immagini e di un insieme di musiche composte in suo onore in occasione della sua morte, avvenuta nel 2014. Le fotografie e i video restituiscono la quotidianità di Calle con il suo gatto, fedele compagno dal 1993. In uno dei testi associati alle immagini, Sophie si definisce come una donna che non ha mai voluto figli, desiderio comunque appagato attraverso l’acquisto di Souris (il contratto con l’allevatore è esposto con le firme di entrambi). L’intento della mostra è di condividere con il pubblico il dolore per la scomparsa di un essere caro e la celebrazione di un affetto perduto, a qualunque creatura esso sia rivolto. Per trasmettere il suo dolore Calle ha raccolto musiche inedite create da suoi amici artisti, francesi e non (tra questi Pharell Williams, Juliette Armanet, Bono, Fabrizio Moretti). Quaranta titoli dalle firme importanti, a testimonianza del successo e della mondanità della stessa artista.
La musica si può ascoltare sia individualmente in postazioni con cuffie sia in una sala in comune con gli altri spettatori attraverso degli altoparlanti; al muro sono esposti vinili (venduti all’uscita a 150 euro) su cui sono raffigurate le immagini del gatto vivo e morto. Sonoro e fotografie creano un’opera complessa dove Calle si mette in primo piano come donna (la scelta di non avere figli ma di aver comunque provato a ripetere l’esperienza della maternità con un gatto) e come artista (la rappresentazione del dolore e la mitizzazione della persona amata perduta).
Se l’ironia espressa attraverso i riferimenti tra il testo e la fotografia in “Parce que” è elegante e sottile, in “Souris Calle” il registro diventa spaesante e per alcuni aspetti torbido. La quotidianità con il gatto è rivelata attraverso supporti visivi e uditivi che permettono al visitatore un’immersione completa, lasciando il dubbio se si tratti di una semplice provocazione o un vero e proprio attaccamento morboso (“Souris è il nome da me più pronunciato in tutta la mia vita”).
Asia Ruffo di Calabria
Mostra visitata il 1 novembre
Dal 13 ottobre al 22 dicembre 2018
Sophie Calle “Parce que” e “Souris Calle”
Galerie Perrotin
76, rue de Turenne
75003 Parigi
Info: www.perrotin.com

Articoli recenti

  • Mostre

Tai Shani e Alice Visentin mettono in scena il mistero del quotidiano nella doppia personale da Giò Marconi a Milano

Tra ambienti spettrali ed espressioni pittoriche del quotidiano, Tai Shani e Alice Visentin mettono in scena l’illusione e l’onirico nella…

17 Novembre 2024 19:36
  • Mostre

Qualcosa che toglie il peso è in mostra alla Fondazione Merz di Torino

La Fondazione Merz inaugura la seconda parte della mostra "Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza…

17 Novembre 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Gli schermi sono diventati le nostre barricate: il progetto pubblico del Bari International Gender festival

La mostra del Colectivo Democracia ospitata allo Spazio Murat per la decima edizione del Bari International Gender Festival, è un…

17 Novembre 2024 8:10
  • Mostre

L’occhio del secolo di Henri Cartier-Bresson a Rovigo

Palazzo Roverella espone fino al 26 gennaio 2025 “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, la più completa monografia incentrata sul rapporto tra…

17 Novembre 2024 0:02
  • Mercato

All’asta il capolavoro in scultura di Leonora Carrington

Un’opera che dà vita alle visioni ultraterrene dell'artista, in scala umana. "La Grande Dame" andrà in vendita da Sotheby’s, a…

16 Novembre 2024 20:14
  • Arte moderna

Ecco com’è la grande mostra su Matisse e il viaggio, in corso alla Fondation Beyeler di Basilea

Dalla Costa Azzurra alla “luce morbida” delle città del Marocco: la fondazione elvetica mette in mostra la produzione del pittore…

16 Novembre 2024 19:31