L’opera di Joan Hernández Pijuan (Barcellona, 1931) è sempre resistita a qualsiasi tentazione di inquadramento storiografico dei più recenti fatti dell’arte contemporanea, caratterizzandosi piuttosto per una solitaria e ostinata ricerca all’interno delle più profonde ragioni della pittura. La mostra allestita al MACBA passa in rassegna i momenti più significativi della produzione di Pijuan, dagli anni Settanta ad oggi, presentando più di 140 opere tra dipinti di grande formato, acquarelli, gouaches, disegni ed incisioni. Gli esordi negli anni ’60 sotto la suggestione dell’espressionismo astratto americano, il costante, ma non esclusivo, interesse per superfici dipinte a monocromo avevano in un primo momento apparentato Pijuan a certi esiti della pittura minimale; in realtà già dagli anni settanta ogni
davide lacagnina
Il Giardino delle Camelie di Boboli, un gioiello di arte e botanica, riapre stabilmente al pubblico dopo i restauri, con…
Ci sono i grandi nomi del design italiano e internazionale in vendita da Cambi, a Milano. Sguardo in anteprima agli…
Il taglio del 12% al bilancio culturale per il 2025-2026 colpisce trasversalmente uno dei settori trainanti di Berlino, minacciando lo…
La Galleria Umberto Di Marino di Napoli ospita una retrospettiva dedicata a Betty Bee, artista che esplora il mondo femminile…
Negli ultimi anni la mia ricerca si concentra sull’urgenza di indagare il concetto di “Accoglienza” legato ai flussi migratori
Una spietata riflessione sulle dinamiche sentimentali, sulla solitudine, sui meccanismi della persuasione: al Teatro Gobetti di Torino, Marta Cortellazzo Wiel…