Il Museo
Il palazzetto in stile II impero che ospita oggi il Museo Jacquemart-André fu nell’Ottocento la dimora di due coniugi, amanti dell’arte e collezionisti, Nélie ed Eduard André Jacquemart. Essi si dedicarono alla ricerca e all’acquisizione di opere d’arte che sono andate a formare le diverse collezioni del Museo: la sezione del Jacquemart-André dedicata alla Collezione di opere d’arte italiane del Rinascimento è una delle più belle conservate in Francia. Il grande interesse che Edouard Andrée ebbe per le opere italiane del XV secolo lo spinse ad acquistare moltissime opere, alcune conservate a lungo nei magazzini del palazzo, senza essere mai esposte.
Negli ultimi anni un interesse sempre maggiore è stato rivolto alle opere del Rinascimento italiano: l’ultima esposizione del museo dedicata ai Primitivi italiani risaliva al 1978 e la mostra di quest’anno, a seguire il restauro delle opere, conferma l’interesse e la cura francese per l’arte italiana.
La mostra
Dal 25 ottobre del 2000 e fino al 25 marzo del 2001 resterà aperta, nelle sale del museo Jacquemart-André, la mostra Les Primitifs italiens du Musée Jacquemart-André: Giotto, Monaco, Mantegna, Verrocchio, Botticelli… dedicata alle opere della Collezione del Rinascimento italiano conservata nel Museo che è stata di recente sottoposta a restauro.
La mostra raccoglie trenta opere poco conosciute che il Centro di ricerca e restauro dei Musei Francesi ha provveduto a restaurare e curare per l’esposizione: opere di Giotto e della sua scuola, di Lorenzo Monaco, del Signorelli, di Salviati, di Botticelli, di Mantegna e del Verrocchio.
Nella quattro sale riservate alla mostra non mancano opere di altri autori considerati minori ma ugualmente importanti, quali Zenobio Strozzi, allievo di Beato Angelico e Francesco Vecellio, fratello di Tiziano.
In collaborazione con
[exibart]
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