Il nucleo si concentra quasi esclusivamente sull’arte
minimale, uno dei principali filoni seguiti da Panza. Lo stesso filone
celebrato dalla stupenda collezione di Villa Panza a Varese, dove le opere sono
esaltate dagli spazi sobri ed evocativi. Difficile far meglio in fatto di
allestimento, ma il Museo d’Arte si avvicina di molto all’atmosfera magica di
quel luogo: un artista per stanza e nessun cartello esplicativo, come nella
volontà del conte, sale pulite e minimali che diventano evocativi mondi
autonomi.
Le opere poi sono veri gioielli, perfettamente in linea
con l’idea di arte coltivata a partire dagli anni ‘80 dal grande collezionista,
alla ricerca di valori formali e contenutistici archetipici e lineari,
trascendenti anche se non spiritualistici. Come monoliti, oggetti minimali e
misteriosi dalle proprietà totemiche, le opere selezionate riempiono idealmente
le sale anche quando sono di piccolo formato.
Meritano un discorso a parte le soavi opere di Roger
Ackling, piccoli
oggetti in legno di varie forme scavati da solchi paralleli. L’artista li
realizza sulla spiaggia, incidendoli grazie ai raggi del sole che indirizza con
millimetrica precisione con l’ausilio di una lente d’ingrandimento. E spicca
anche il tappeto di muschio di Meg Webster, stupenda riflessione sugli intrecci tra artificio
e natura, arte e realtà, decorazione e arte assoluta.
Anche Roni Horn, in seguito autrice di opere più composite anche se
sempre rigorose, è colta da Panza in versione minimalista: i due enigmatici
coni di rame della sua opera sono totemici, come conduttori di energie non del
tutto catalogabili dall’uomo.
Ma c’è anche un’interessantissima eccezione al taglio
generale della selezione. Per niente minimalisti sono alcuni dei lavori Thomas
Schütte, le cui
opere di fine anni ‘80 anticipano lo straordinario sviluppo che la sua arte ha
seguito negli anni successivi. L’eleganza è massima, ma compaiono già la
deformazione grottesca delle fattezze umane e la presenza morbosa di materiali
che evocano la scatologicità.
Modello
Panza
La
mostra a Lucca con le opere di Panza
mostra visitata il 2 luglio 2010
dal 3 luglio al 26 settembre 2010
Omaggio
a Giuseppe Panza di Biumo. Opere della Donazione al Museo Cantonale d’Arte
a cura di Marco Franciolli
Museo d’Arte
Riva Caccia, 5
– 6900 Lugano
Orario: da
martedì a domenica ore 10-18; venerdì ore 10-21
Ingresso:
intero € 8; ridotto € 5
Catalogo Skira
Info: tel. +41
0588667214; fax +41 0588667497; info.mda@lugano.ch; www.mda.lugano.ch
[exibart]
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IL SIG. GIUSEPPE PANZA ONESTO COLLEZIONISTA E UOMO DI GUSTO SOPRAFFINO MOSTRA INTERESSANTE CONSIGLIO A TUTTI LA LETTURA DEL SUO LIBRO "RICORDI DI UN COLLEZIONISTA" EDITO DALLA JACA BOOK