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01
febbraio 2012
fino al 3.III.2012 Reto Pulfer Parigi, Galleria Balice Hertling
around
Memoria come volontà di conservare la bellezza della vita. Suoni, legno, tessuti, lembi di abiti macchiati d'esperienza. Per portare in superficie la memoria di vite umane perse nei colori del mare -
Scultura, performance, installazione e suoni, sono componenti essenziali dell’universo artistico di Reto Pulfer (Berna, 1981; vive e lavora a Roma); artista presente, per la seconda volta presso la Balice Hertling, con “Schrank und dessen leben” (ovvero “Le vite di un armadio”).
Intorno al mobile, con ante aperte, ruotano una decina di sculture appese al muro, mentre al suo interno, sui ripiani, troviamo oggetti (come le ceramiche raku), spezie (tra cui stecche di cannella) e un barattolo di frutta sciroppata. Un’opera che va oltre la sua apparente semplicità per caricarsi della densità della memoria che rivive qui attraverso l’uso di tecniche mnemoniche e la decostruzione del linguaggio; Pulfer gioca infatti con le parole (è evidente specie nell’accostamento tra il barattolo di “frucht cocktail” e le piume di gallo: cock tail).
Intorno al mobile, con ante aperte, ruotano una decina di sculture appese al muro, mentre al suo interno, sui ripiani, troviamo oggetti (come le ceramiche raku), spezie (tra cui stecche di cannella) e un barattolo di frutta sciroppata. Un’opera che va oltre la sua apparente semplicità per caricarsi della densità della memoria che rivive qui attraverso l’uso di tecniche mnemoniche e la decostruzione del linguaggio; Pulfer gioca infatti con le parole (è evidente specie nell’accostamento tra il barattolo di “frucht cocktail” e le piume di gallo: cock tail).
L’armadio, oggetto carico di simboli, che conserva, chiuso e pieno, è qui invece aperto e senza abiti, rimandando alla libertà e a mari lontani anche grazie all’uso di colori che vanno dall’indaco al giallo dell’acquerello disteso sugli abiti usati. Quest’ultimi, maschili e femminili, in cotone, seta e lino, sono la materia delle sculture, tenuti insieme da cuciture (una sorta di ricami) e intelaiati su strutture lignee multiformi; mentre i titoli iniziano quasi tutti con Schr (abbreviazione di armadio), per cui: Schr Statt, Schr Viel o Schr Draussen. Storto e obliquo è il supporto delle sculture, della scrittura indecifrabile trascritta sui tessuti, del lenzuolo che incornicia l’armadio: tutto in contrasto con la linearità del mobile. Qui la materia si carica dell’energia che il visitatore porta con la sua memoria e le sue riflessioni. Sculture che come stelle implose diventano buchi neri, per dirla alla Italo Calvino che nelle sue “Cosmicomiche” loda le stelle che implodono perché reggono la gravità che portano in sé dando la possibilità di penetrare in uno spazio-tempo in cui l’inespresso non perde la propria forza.
livia de leoni
mostra visitata il 21 gennaio 2012
dal 20 gennaio al 3 marzo 2012
Reto Pulfer
Balice Hertling
47, rue Ramponeau – 75020 Parigi
Info: tel. +33 01 40 33 47 26 – gallery@balicehertling.com– www.balicehertling.com
[exibart]