04 marzo 2009

fino al 30.V.2009 Leopold Kessler Móstoles, CA2M

 
Un artista che si muove tra sovvertimento di luoghi comuni e invenzione di tradizioni. Sul crinale dell'arte pubblica. È in mostra in un museo spagnolo nuovo di zecca, alle porte di Madrid...

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Nata come un’inurbazione di Madrid, in pochi decenni Móstoles è divenuta una città di mezzo milione di abitanti, ormai difficilmente distinguibile dalla capitale spagnola per il continuum territoriale, percorso da una rete efficiente di trasporti pubblici. E mentre a Roma si discute su quali musei d’arte contemporanea chiudere, al contempo celebrando le pompe centenarie di una rumorosa avanguardia dell’italico genio, a Madrid si aprono spazi riservati all’arte contemporanea – tra i quali appunto il nuovissimo CA2M – dislocandoli nelle periferie e nelle città di cintura, secondo una ben definita strategia di sviluppo culturale.
Leopold Kessler (Monaco di Baviera, 1976; vive a Vienna) opera con mezzi diversi, dal video all’installazione all’happening, riunificati da una sorprendente intelligenza operativa, capace di provocare uno sguardo inedito verso e dentro ciò che è il luogo comune per eccellenza, lo spazio pubblico. In breve, la mostra presenta la documentazione di un’ampia serie d’interventi all’aperto, risalenti all’ultimo triennio e per i quali verrebbe da parlare più propriamente di arte relazionale (intendendo con ciò una linea dell’arte contemporanea interessata a inserirsi non tanto in modo monumentale e stabile quanto esistenziale ed eventuale nel fluire delle interazioni sociali).
Si passa dal video realizzato con minitelecamere installate su due paperelle telecomandate in uno stagno, attraverso il quale si assiste dall’interno alla lotta furiosa che gli animali ingaggiano per accaparrarsi il cibo gettato dagli inconsapevoli turisti (Decoy, 2008), alle fotografie dell’intervento di foratura di alcune insegne stradali in un tranquillo quartiere residenziale di Vienna, così trasformato in una pericolosa Scampia dove fischiano i proiettili (Perforation cal. 10, 2007), all’installazione di due sedie radiocollegate, dove il meccanismo dell’una alza o abbassa il sedile dell’altra, come a rendere fisicamente i rapporti che regolano i corsi di carriera (Office Chairs, 2006).
Leopold Kessler - Volk-shoeshinemachine - 2008
Geniale poi, nella sua semplicità, la lucidatura che Kessler pratica alla scarpa della statua di bronzo di un dimenticato violinista in un parco viennese, inducendo così i successivi passanti a toccarla, come se il gesto rientrasse in un rituale consolidato (Invented Tradition/Ziehrer, 2008). Ignoriamo se l’artista abbia letto l’interessante studio curato da Eric Hobsbawm sull’invenzione delle tradizioni, ma è certo che l’opera di Kessler espone brillantemente le potenzialità dell’arte nell’attraversare strutture urbane e trame sociali, nel suo caso per questionarle e sovvertirne le dinamiche stabilite.
A voler tirare le fila del discorso, viene ancora da considerare come anche l’aprire o il chiudere spazi culturali possa considerarsi un intervento di arte pubblica. Restiamo dunque in attesa di fruire di ciò che l’amministrazione capitolina offrirà in proposito.

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dal 30 gennaio al 30 maggio 2009
Leopold Kessler
CA2M – Centro de Arte Dos de Mayo
Avenida de la Constitución – 28932 Móstoles
Orario: da martedì a domenica ore 10-20
Ingresso libero
Info: tel. +34 912760213; www.madrid.org/ca2m

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