Categorie: around

fino al 31.V.2004 | In A Gadda Da Vida – Fairhurst, Hirst, Lucas | London, Tate Britain

di - 21 Aprile 2004

In A Gadda Da Vida, curata da Gregor Muir e Clarrie Wallis, offre la possibilità di incontrare in quarantadue opere l’originalità e la creatività di tre fra i maggiori protagonisti della scena artistica britannica e internazionale.
Il curioso titolo della mostra è mutuato da un LP della psichedelica rock band americana degli anni ’60, Iron Butterfly, e deriva dalle biascicate parole di un ubriaco Ingle Doug, al momento di registrare The Garden of Eden, come doveva inizialmente intitolarsi la canzone.
In A Gadda Da Vida si presenta allo spettatore come un open space, un panorama invaso da oggetti pop, a scala reale, nei quali gli artisti indagano, attraverso alterazioni metaforiche, le tradizionali tematiche dell’amore, della vita e della morte. Appare come un Giardino dell’Eden, rivisitato e corrotto.
Sesso, soldi e sangue. La visione unita di Fairhurst, Hirst e Lucas è di fortissimo, immediato, impatto emotivo. Lo spettatore viene impulsivamente attratto dalla effimera bellezza dei cangianti tondi di Damien Hirsh, miriadi di farfalle dalle ali spezzate. Il disincanto si fa subito più intenso accorgendosi della vicina presenza di un gigantesco e disorientante acquario pullulante di varie specie di pesci ed elementi estranei. The Pursuit of Oblivion (2004) citazione/omaggio a Painting (1946) di Francis Bacon, si presenta come un “memento mori” contemporaneo: salsicce, un ombrello aperto, teschio, coltelli, bottiglie di vino, e una carcassa appesa di metà mucca come nutrimento dei pesci, davanti al quale si viene inevitabilmente spinti nella riflessione sul ciclo morte/vita.
Il percorso prosegue, oscillando fra le altre teche di Hirsh e incontrando le creazioni di Sarah Lucas. Il suo approccio diretto e volgare alla contemporaneità è reso con la creazione di oggetti/luoghi comuni, recuperati dalla vita di ogni giorno. The Man Who Sold the world (2004), camion con la portiera aperta attraverso la quale lo spettatore può vedere gli interni completamente ricoperti da giornali porno e un braccio automatizzato nell’atto della masturbazione, sembra essere un attacco alla worker class. Molte delle altre sculture di Lucas sono manufatti finemente creati con gli scarti del capitalismo: sigarette e lattine di Coca. Christ You Know it Ain’t Easy (2003) è la scultura di Gesù crocefisso in scala reale, completamente creata con Malboro Light.
Dei tre artisti, Angust Fairhurst appare il più incline ad oscillazioni concettuali. I meccanismi della mente umana, secondo le teorie lacantiane, come per esempio la “fase dello specchio” sono esposte attraverso sculture di gorilla/Narciso. Metafore letterarie come foreste e selve sono ricreate dall’artista in carte da parati, accompagnano lo spettatore, disorientandolo e disturbandolo per l’intera seconda metà della mostra.

isabella falbo
mostra visitata il 31 marzo 2004


3 Marzo- 31 Maggio 2004
In A Gadda Da Vida – Angus Fairhurst, Damien Hirst, Sarah Lucas
London, Tate Britain, Level 2 Exhibitions Galleries
Orario di apertura: tutti i giorni 10.00/17.50
Ingresso £ 6.50, concessioni £ 5.
Prenotazioni on line www.tate.org.uk/tikets o tel. 0044 020 7887 8008


[exibart]

Articoli recenti

  • Moda

Louis Vuitton × Murakami: la nuova collaborazione tra arte e moda

Louis Vuitton e Takashi Murakami insieme, per una nuova collezione tra arte e moda, a 20 anni dall’ultima collaborazione: le…

28 Dicembre 2024 12:20
  • Mercato

Stranger Things! Gli oggetti più curiosi passati all’asta nel 2024

Dinosauri, gioielli reali, cimeli cinematografici e sportivi. La nostra rassegna dei lotti insoliti aggiudicati all'incanto, da gennaio a dicembre

28 Dicembre 2024 11:29
  • Attualità

Un anno di arte e cultura: le notizie che hanno segnato il 2024

Un anno bisestile che ha unito farsa e tragedia: i momenti salienti del 2024 nel mondo dell’arte e della cultura,…

28 Dicembre 2024 11:00
  • Fotografia

Other Identity #140, altre forme di identità culturali e pubbliche: Rachele Gabrielli

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

28 Dicembre 2024 10:20
  • Progetti e iniziative

A Hong Kong apre un centro per la millenaria cultura tessile cinese

Il Chinese Textile Centre è il nuovo centro culturale di Hong Kong che promuove la millenaria tradizione tessile cinese, con…

28 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Vienna: le cinque mostre da vedere in città durante le vacanze

A Vienna sono numerosissime le esposizioni da visitare tra dicembre e gennaio. Ne abbiamo selezionate cinque da non perdere, tra…

28 Dicembre 2024 0:02