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fino al 6.II.2011 Carsten Höller Berlin, Hamburger Bahnhof
around
Cosa ci fanno dodici renne vive con canarini, cavie da laboratorio, mosche, funghi in freezer e un letto a due piazze nella hall di un’ex stazione berlinese? Ce lo spiega Carsten Höller...
dell’Hamburger Bahnhof. In un’atmosfera rarefatta, tra il cinguettio degli uccelli
e l’aria ovattata, si apre uno spazio magico in bilico fra arte e scienza. È l’esperimento
di Carsten Höller (Bruxelles, 1961;
vive a Stoccolma), il quale raccoglie e apparecchia a Berlino gli ingredienti utili
a ritrovare l’oscura ricetta di un’antica bevanda dei monaci induisti: il Soma.
“Noi abbiamo bevuto Soma / noi siamo diventati immortali / noi abbiamo
visto la luce / noi abbiamo trovato il divino”. Questi versi, tratti dal più
antico dei testi della religione induista, il Rgveda, narrano dunque di una bevanda miracolosa capace di condurre
alla sfera divina e di offrire forza, fortuna e vittoria. Il Rgveda (datato II millennio a.C.)
rappresenta allora l’unico indizio per la ricostruzione della ricetta andata
perduta nei secoli e, insieme, il punto di partenza per le ricerche sugli ingredienti
su cui nel tempo si sono concentrati filologi, botanici ed etnologi.
Ora tocca a Carsten Höller.
Attraverso la sua analisi, l’artista disegna il cerchio della ricetta smarrita che,
partendo da un testo poetico-religioso, passa per l’indagine scientifica per
ritornare infine, mediante il suo lavoro, a una dimensione artistica. Nell’installazione,
Höller riporta la bevanda al suo stato originario di creazione-immaginazione. Ma
quali sono gli ingredienti di Soma e quali le quantità?
Quando nel 1968 Gordon R.
Wasson, un banchiere americano appassionato di micologia, pubblicò un compendio
scientifico sulla preparazione di Soma, l’ingrediente indispensabile fu considerato
il fungo Amanita Muscaria, assunto però
secondo le abitudini dei nomadi della Siberia migrati in India (il fungo va
mangiato solo se innaffiato dall’urina di una renna che a sua volta si è
nutrita di un fungo simile).
Allora, non stupisce troppo che Carsten
Höller, artista-scienziato con laurea in scienze agricole, abbia radunato nello
spazio dell’arte le teorie scientifiche e gli elementi funzionali al suo esperimento;
tuttavia lascia a bocca aperta il tableau
vivant che allestisce e divide in due
parti simmetriche, speculari tra loro e popolate dai medesimi abitanti. Una
favola che prende vita.
Così, in totale dodici renne,
ventiquattro canarini, otto topolini bianchi e due mosche lavorano, circondati
e monitorati dall’attrezzatura da laboratorio, alla ricostruzione della ricetta
di una bevanda che, come quella della Coca-cola, risulta ancora sconosciuta.
Chi osserva può seguire da
vicino l’intero ecosistema, oppure osservarlo dall’alto di una piattaforma,
comodamente seduto. Se invece non si vuole perdere di vista l’esperimento nemmeno
per un secondo, si può prenotare il letto a due piazze che campeggia in aria al
centro dell’installazione e dormire beatamente nel museo in compagnia delle
renne.
Lenzuola scure. Mille euro a
notte, colazione inclusa.
Dormire
in stazione
isabella pedicini
mostra visitata il 30 gennaio
2011
dal 5 novembre 2010 al 6 febbraio 2011
Carsten Höller – Soma
Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart
Invalidenstrasse, 50-51 – 10557 Berlin
Orario: da martedì a venerdì ore 10-18; sabato ore 11-20; domenica ore
11-18
Ingresso: intero € 8; ridotto € 4
Info: hbf@smb.spk-berlin.de; www.hamburgerbahnhof.de
[exibart]