Pioniere della video installazione, Fabrizio Plessi lavora da sempre sul tema dellâacqua creando opere dal forte impatto estetico che invitano lo spettatore alla meditazione. La natura e la tecnologia sono qui messe a servizio dellâarte alla ricerca insaziabile di un perfetto equilibrio, in cui la natura sembra dominare la sua ârivaleâ.
Contro la valanga e la velocitĂ delle immagini lâartista italiano propone movimenti rallentati di corsi dâacqua digitali che scorrono senza fine allâinterno di piccoli schermi a tubo catodico, attanagliati al centro di grandi ruote come in Water Circles (installazione video, 1981) o conche enormi di ferro arrugginito, come in Videoland ( installazione video, 1987), opere che rimandano a forme ancestrali queste ritracciano il lungo filo che lega gli esseri alla loro storia.
In questo contesto appare interessante lâopera Water Wind (installazione video, 1984): una struttura di legno di 4 metri, che presenta da una parte un vento dâaria leggera che sposta lâacqua riportata nel video, qui il vento anima lâacqua, âquello che volevo era che un elemento estraneo, che non ha niente a che fare con il video, cambi le immagini di questoâ, dice Plessi.
Sono sei le opere qui presenti alla Fondation Schneider a Wattwiller in Alsazia, sito rinomato per la sua fonte dâacqua minerale, ha invitato Plessi perchĂŠ i legami tra lâartista e la neo fondazione sembravano espliciti ed indiscutibili.
Tutte le opere sono dei grandi classici dellâartista, ma non per questo statiche, fisse, al contrario queste si adattano al sito espositivo, per numero o per disposizione. Ne è un esempio La Foresta Sospesa (video istallazione, 1999), che in altre versioni può contare 8 o 9 tronchi dâalbero, mentre qui ne presenta sei di 6 metri e di 250 chili, questi svuotati hanno uno spessore di 4 cm, sono sospesi su un video bluastro circolare che ritrae acqua piovana, lâeffetto è sorprendente soprattutto nellâoscuritĂ .
Una mostra che ci presenta una libera comunicazione tra lâarcaico e la tecnologia, in cui meditativi pozzi dâacqua digitale e forme arcaiche che li contengono, esplorano un altro elemento, lo spazio architettonico della fondazione nella sua verticalitĂ e orizzontalitĂ , ma anche lâesterno, che la vede immersa in una natura che qui regna sovrana. PerchĂŠ per Plessi lo spazio è sempre importante dal punto di vista estetico ma soprattutto relazionale con le sue opere. Ă unâartista che lavora in bottega, per dirla meglio si circonda di fabbri, falegnami, tecnici del suono e del video, per realizzare progetti qui presenti, almeno un centinaio in versione cartacea, in Il Flusso della Memoria (video installazione, 2012), si vede una grande tavola di legno di 22 metri di lunghezza e al suo centro una riviera in perpetuo movimento, non mancano gli effetto sonori. Lâimmersione contemplativa è garantita.
Livia de Leoni
mostra visitata il 9 marzo
Dal 1° marzo al 1° giugno 2014
Fabrizio Plessi
Le Centre dâArt Contemporain
Fondation François Schneider
27 rue de la Première ArmÊe
68700 Wattwiller
Orari: dal mercoledĂŹ alla domenica dalle 10:00 alle 18:00
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la tecnologia non è una rivale della natura, ma una sua estensione-derivazione.........svelamento del suo essere,a questa incomprensione può subentrare la paura della tecnologia....