Categorie: around

Hilario Isola, I chiodi, l’ombra e l’aruspice | Torino, Roma, Marrakech

di - 5 Giugno 2016
Si narra che Socrate abbia avuto un aspetto orripilante, mentre Aristotele rispecchiava nel taglio corto della barba una certa eleganza, a differenza di Platone che prediligeva uno stile incolto come sinonimo di virtù; Giordano Bruno, “l’eretico”, lo ricordiamo incappucciato come nella celebre statua di Campo de’ Fiori a Roma…
Una serie di volti-ritratti di filosofi sono il fulcro della personale I chiodi, l’ombra e l’aruspice in tre atti di Hilario Isola presentata in tre luoghi diversi: Guido Costa Projects di Torino (Capitolo I), Galleria Valentina Bonomo di Roma (Capitolo II), Voice Gallery di Marrakech (Capitolo III).
Non i canonici busti, ma sculture in miniatura realizzate in luogo della testa di chiodi in bronzo dorato, cosicché l’oggetto d’allestimento più comune e indispensabile si trasforma da elemento funzionale in opera d’arte. Esso non deve sorreggere nulla, se non se stesso e la portata di ciò che idealmente sta dietro ad ogni volto: il peso della filosofia, della ricerca della verità. Tutto passa attraverso l’uomo, attraverso ciò che gli occhi hanno potuto vedere, le teste pensare. Non conta l’aspetto mimetico, ma la presenza del volto da ricercare nella parete apparentemente intonsa, da scrutare magari con una lente colpita dalla luce e alla quale appendere invisibilmente storie, pensieri, idee confutate o universali, dispute e battaglie, dubbi o assiomi.

Se la filosofia è ricerca della verità, allora la luce, che ne è il simbolo, gioca nel lavoro di Isola un ruolo fondamentale nei sottili termini di visione, manifestazione, ricerca. L’installazione I Mani esposta nella galleria Guido Costa Projects, estremizza l’epifania del volto nella scultura in bronzo del grappolo d’uva con manico che, opportunamente impugnata dalla mano, proietta sulla parete un profilo d’uomo di memoria classica, risultato di ombra e luce. Ed ecco che entra in gioco anche il frutto del vino – caro all’artista poiché legato personalmente ai vigneti piemontesi – che nella genesi delle opere diventa elemento di tradizione culturale e, quasi naturalmente, accompagna la ricerca filosofica simile ad ebbrezze bacchiche, come Hegel definiva la sintesi nel trionfo dello spirito. Gli enormi mascheroni Aruspici si contrappongono per dimensioni ai volti dei chiodi ed evocano nella loro composizione fatta di migliaia di raspi d’uva (un ettaro circa di vigna ciascuna) il vino per la sua componente “rituale”.
Filosofia, luce, verità, vino sono tutti raccolti sotto il comun denominatore del volto, per raccontare una storia che mette al centro l’uomo, non per ritrarlo, ma per ricercalo nella terra e nel pensiero.
Giuliana Benassi
Hilario Isola, I Chiodi, l’Ombra e l’Aruspice
Valentina Bonomo Gallery, Roma
Guido Costa Projects, Torino
Voice Gallery, Marrakech

Articoli recenti

  • Mostre

Arte Laguna Prize: inaugurata la mostra delle ultime due edizioni all’Arsenale Nord di Venezia

Nato nel 2006, Arte Laguna Prize propone quest’anno una mostra dedicata ai finalisti della diciottesima e diciannovesima edizione. L’esposizione, a…

18 Novembre 2024 0:02
  • Mostre

Tai Shani e Alice Visentin mettono in scena il mistero del quotidiano nella doppia personale da Giò Marconi a Milano

Tra ambienti spettrali ed espressioni pittoriche del quotidiano, Tai Shani e Alice Visentin mettono in scena l’illusione e l’onirico nella…

17 Novembre 2024 19:36
  • Mostre

Qualcosa che toglie il peso è in mostra alla Fondazione Merz di Torino

La Fondazione Merz inaugura la seconda parte della mostra "Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza…

17 Novembre 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Gli schermi sono diventati le nostre barricate: il progetto pubblico del Bari International Gender festival

La mostra del Colectivo Democracia ospitata allo Spazio Murat per la decima edizione del Bari International Gender Festival, è un…

17 Novembre 2024 8:10
  • Mostre

L’occhio del secolo di Henri Cartier-Bresson a Rovigo

Palazzo Roverella espone fino al 26 gennaio 2025 “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, la più completa monografia incentrata sul rapporto tra…

17 Novembre 2024 0:02
  • Mercato

All’asta il capolavoro in scultura di Leonora Carrington

Un’opera che dà vita alle visioni ultraterrene dell'artista, in scala umana. "La Grande Dame" andrà in vendita da Sotheby’s, a…

16 Novembre 2024 20:14