Categorie: around

london eye #6 | Lo spazio disturbato

di - 19 Gennaio 2011
Camden Art Centre – Simon
Starling

Never The Same River (Possible
Futures, Probable Pasts)
raccoglie le opere di
30 giganti dell’arte e del design. Ad assemblarli è Simon Starling, vincitore del Turner
Prize
nel 2005 e già collaboratore del Camden Art Centre, dove completò una
residenza nel 1999.

Esulando dalla qualità delle
singole opere, tra cui si contano pezzi di Francis
Bacon
, Henry Moore, Katja Strunza e Mike Nelson che per
l’occasione è tornato al centro per ricreare A studio apparatus (1998) – la mostra vela una tendenza alla
compilation d’autore. Se la volontà è quella di instaurare un percorso
comunicativo basato sull’idea del tempo e di come questo sia dall’arte
anticipato, la scelta di presentare i lavori nelle loro istallazioni originarie
– tutte le opere provengono da esposizioni del Camden Art Centre – avalla una disomogeneità di fondo
difficile da bilanciare. Il riscatto, evidente, è nella celerazione stessa del
centro, da decenni cuore della ricerca artistica londinese.


Whitechapel – Mona Hatoum

Splendida e di un’irrequietezza suo malgrado natalizia,
l’installazione dell’anglo-palestinese Mona
Hatoum
alla Whitechapel Gallery. Terzo atto di una mostra a tappe, iniziata
a giugno e che si concluderà a maggio, che porta a Londra opere della collezione
D. Daskalopoulos.

Current
Disturbance riempie la settima galleria della Whitechapel con una
sinistra intelaiatura metalicca che ricorda giganti e arrugginite gabbie per
uccelli. Vi si intreccia un ancora più intricato sistema di cavi e lampadine
che illuminandosi disordinatamente e amplificando l’eco della tensione
elettrica creano un magnifico e spaventoso effetto che si mantiene in bilico
tra l’abbissamento del Titanic e le
vetrine addobbate e serrate nel silenzio della notte di Natale. Da vedere,
evitando facili letture politiche.


Serpentine Gallery – Philippe Parreno

La prima personale di Philippe Parreno in uno spazio pubblico inglese è la mostra
londinese più bella del 2010. Costruita organicamente come opera unica e non
collezione di lavori individuali, la mostra si snoda tra quattro film
dell’artista: No more reality (1991), Invisibleboy (2010), June 8, 1968 (2008) e The Boy from Mars (2003).

Il percorso però è indotto, giocato su opposizioni
luce-buio e rumore-silenzio che orchestrano le quattro proiezioni e con esse
gli accessi alle diverse stanze. Quello di Parreno è uno spazio costruito sull’assenza. Assenza di fuoco nel primo
film; assenza di realtà tangibile nel secondo, dove New York si popola di
enormi fantasmi, materialmente graffiati sulla pellicola; assenza del
protaonista nel terzo, bellissimo video che ripercorre il viaggio a Washington
della salma di Robert Kennedy dal punto di vista della salma stessa; assenza di
dimensione spazio-temporale nell’ultimo. Assolutamente imperdibile.

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Starling
da Noero

Mona
Hatoum alla Fondazione Merz

Parreno
al Pompidou

silvia
colaiacomo

mostre visitate dal 12 al 18 dicembre 2010


dal 16
dicembre 2010 al 20 febbraio 2011

Never The Same River (Possible
Futures, Probable Pasts)

a cura di
Simon Starling

Camden Arts
Centre

Arkwright Road – NW3
6DG Londra

Orario: da
martedì a domenica ore 10-18; mercoledì ore 10-21

Ingresso libero

Info: tel. +44 02074725500; info@camdenartscentre.org; www.camdenartscentre.org

dal 17 dicembre 2010 al 6 marzo 2011

Keeping it Real: An Exhibition in 4 Acts. Act 3: Mona
Hatoum – Current Disturbance

Whitechapel Gallery

77-82 Whitechapel High Street – E1 7QX Londra

Orario: da martedì a domenica ore 10-18

Ingresso libero

Info: tel. +44 02075227888; info@whitechapelgallery.org; www.whitechapelgallery.org

dal 25 novembre
2010 al 13 febraio 2011

Philippe
Parreno

Serpentine Gallery

Kensington Gardens – W2 3XA Londra

Orario: tutti i giorni ore 10-18

Ingresso libero

Info: tel. +44 02074026075; information@serpentinegallery.org; www.serpentinegallery.org

[exibart]

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