Categorie: around

resoconto | Mirades paraŀleles | Barcellona, MNAC

di - 11 Settembre 2006

L’immagine scelta per la copertina del catalogo è emblematica. È la foto di un bambino con i calzoni corti, intento a calciare un malcapitato gatto nero in fuga contro i calcinacci bianchi di un muro sbrecciato. Potrebbe essere stata scattata nei vicoli di Napoli o di Palermo, è invece si tratta di una foto del 1954 di Oriol Masspons (Barcellona, 1928): prova inequivocabile di un sentire comune fra Italia e Spagna in quegli anni così controversi e “difficili” del secondo dopoguerra. Quelli della ricostruzione e dell’emigrazione, dell’abbandono delle campagne e delle spaventose periferie senz’anima delle nuove città.
È la fotografia “realista” (neorealista, diremmo in Italia) a spostare per la prima il proprio obiettivo sulla società del tempo, a raccontarne le storie ordinarie, e forse anche più banali, con la passione bruciante per la verità della vita quotidiana. Così in Italia, i cui esiti sono largamente noti: Sellerio, De Biasi, Camisa, Migliori, Roiter, fra gli altri. E così pure in Spagna, in cui, accanto a Maspons, si scoprono le interessantissime personalità di Ricard Terré (bellissima la serie dei “cimiteri”), Carlos Pérez Siquier, Miserachs e di Carlos Saura, fratello del pittore Antonio e celebre in Italia più come cineasta che come fotografo.
Tuttavia non è una storia per autori quella che intende raccontare la mostra al Museo Nazionale –e sono ben quarantasei gli espositori: diciannove italiani e ventisette spagnoli- quanto piuttosto la possibilità di attraversare quella particolare stagione della fotografia europea per temi e tracce di una sensibilità condivisa. La comunicazione fra i due paesi passava soprattutto attraverso il cinema (Rossellini e García Berlanga) e la letteratura (Camilo José Cela e José Gutiérrez Solana e Bassani, Pratolini e Pavese); ma alcuni dei fotografi in mostra ebbero modo di essere co nosciuti tempestivamente attraverso la rivista d’avanguardia AFAL. È il caso di Mario Giacomelli (1925-2000), alla cui serie dei “pretini” fanno eco le fotografie nei seminari di Ramon Masats (Caldes de Montbui, 1931); oppure di Gianni Berengo Gardin e di Renzo Tortelli, alfieri di quella spontaneità dell’espressione fotografica che era principio inderogabile per tutti i collaboratori della pubblicazione. Anche l’unica per molto tempo, nella Spagna di Franco, in contatto col resto d’Europa e con gli Stati Uniti.
Impressiona, di questa sequenza di immagini, l’insistita ripresa di spalle. Che siano i sciuscià napoletani di Cattaneo o le prostitute del Barri Xino di Barcellona di Català Roca, sembra di avere sempre a che fare con un’umanità sfuggente, che non può permettersi il lusso di una posa né la spensieratezza di un attimo di vita: un demi-monde segreto, fatto di osterie e bordelli, vicoli bui e palestre, processioni religiose e mercati popolari.
E tale è il potere di evocazione e insieme di denuncia di quelle fotografie, che nemmeno le immagini del boom economico, dei primi anni Sessanta, riescono a temperarne la tragica drammaticità. Quando saranno ormai i nuovi miti di massa –la spiaggia, lo stadio, la televisione, l’automobile– a prendere il sopravvento su una condizione di miseria che forse, colposamente, è stata dimenticata troppo in fretta.

davide lacagnina
mostra visitata l’11 agosto 2006


Mirades paraŀles. La fotografia realista a Itàlia i Espanya – a cura di David Balsells – con la collaborazione di AGROLIMEN e l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona – testi in catalogo di David Basells, Juan Bonet e Ennery Taramelli – da martedì a sabato dalle 10.00 alle 19.00 – domenica e festivi dalle 10.00 alle 14.30 – chiuso lunedì non festivi – Museo Nacional d’Art de Catalunya (MNAC) – Palau Nacional – Parc de Montjuïc – T. +34 93 622 03 60 – www.mnac.es

[exibart]

Visualizza commenti

  • Grazie per la recensione, purtroppo però la mostra si è chiusa il 3 settembre. Per caso è una mostra itinerante che verrà portata in Italia?

    grazie

    Bianca (Firenze)

Articoli recenti

  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01
  • Mostre

La pioggia e il velo, Rita Ackermann e Cy Twombly in dialogo alla Fondazione Iris

Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’eredità di Cy Twombly, per la…

27 Luglio 2024 16:10
  • Mercato

Il Ponte Casa d’Aste è stata acquisita dai francesi Millon & Associés

La maison italiana fondata nel 1974 fa il suo ingresso nel gruppo d’aste Millon, ma mantiene forte la sua identità

27 Luglio 2024 12:31
  • Fotografia

Other Identity #122, altre forme di identità culturali e pubbliche: Cristina De Paola

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Luglio 2024 12:10
  • Bandi e concorsi

WineWise, la open call di Art Days che porta l’arte tra i vigneti della Campania

WineWise: parte la open call per artisti emergenti promossa da Art Days Napoli Campania. In palio la produzione di un'opera…

27 Luglio 2024 10:00
  • Beni culturali

Rembrandt usò un super pigmento dorato per la sua Ronda di Notte

Per far splendere la sua Ronda di Notte, Rembrandt usò un particolare pigmento: la scoperta grazie a un nuovo studio…

27 Luglio 2024 8:10