Categorie: around

Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Retrospettiva | Centre Pompidou, Parigi |

di - 17 Novembre 2015
“Viaggiamo catalogando, cataloghiamo viaggiando attraverso il cinema che andiamo a ri-filmare” Ovvero la coppia Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. Con 50 film, 16 istallazioni tra video, scritti, acquerelli e fotografie è andata in scena al Pompidou di Parigi una retrospettiva integrale del duo di artisti italiani, vincitori fra l’altro del Leone d’oro all’ultima Biennale di Venezia. Presenti e applauditi in istituzioni e in festival internazionali, quando si parla di loro (lui di origine armena, lei romagnola), si parla di cinema sperimentale ma soprattutto di “etica della visione” (ndr). In che senso?
La loro avventura inizia quarant’anni fa, e da allora hanno intrapreso una riflessione senza eguali sul linguaggio cinematografico lavorando sulla sua più piccola unità di misura, il fotogramma. Rielaborando vecchi film di repertorio, e non di finzione, perlopiù recuperati da archivi familiari o istituzionali, la coppia ha maturato nel tempo un approccio a dir poco singolare con il film d’archivio. Attraverso la cosiddetta “camera analitica”, ogni singolo fotogramma viene colorato, ri-fotografato, rimontato, diventando fonte dei loro film.
Altro elemento è il rallentamento della velocità di scorrimento della pellicola, ciò che rivela, in maniera del tutto inaspettata, dettagli altrimenti impercettibili, come uno sguardo o un gesto, stimolando in tal modo riflessioni e letture a più livelli. Ogni immagine acquista così tutto lo spessore e l’espressività di un verso poetico.

Artisti dell’immagine, mostrano la violenza dell’uomo sull’uomo, ma anche sull’ambiente, sugli animali. Tra i temi ricorrenti la storia italiana tra colonialismo, fascismo, ma anche imperialismo e guerra, partendo quindi da immagini di propaganda il duo Ricci Lucchi e Gianikian ne devia il messaggio d’origine per mettere a nudo zone d’ombra della storia. Attraverso l’analisi di materiale storico instaurano una continuità tra passato, presente e futuro, riaffermando di volta in volta come la memoria sia un elemento imprescindibile del nostro presente. Vedi, una delle opere più note, Dal Polo all’Equatore (1986), realizzato con materiale proveniente dall’archivio del documentarista Luca Comerio del 1929, da documentario fascista si trasforma, tra l’altro, in una critica sui modi di rappresentazione del potere. Ma anche il film Ghiro ghiro tondo, un film che copre il periodo che va dalla fine della prima guerra mondiale fino agli anni Cinquanta, mostra come dieci mila giocattoli per bambini di materiali diversi come legno, stoffa e cera, tra infanzia e violenza. Ritorno a Khodorciur – Diario armeno (1986) sul massacro degli armeni nel 1915. Bellissimo il lavoro Kokoschka, la fiancée du vent (2014-2015), un rotolo con acquerelli lungo dieci metri e un film. Qui i cineasti rendono omaggio a Oskar Kokoschka, ispirandosi alle lettere che il maestro scrisse, tra il 1918 e 1919, a Hermine Moos, costumista al teatro di Monaco di Baviera, alla quale aveva ordinato una bambola a grandezza naturale, all’effigie d’Alma Malher, la donna amata. La retrospettiva, che ha avuto luogo in uno spazio aperto in cui sono presenti le diverse installazioni e film, ha proposto inoltre una folta programmazione di film. Infine, tra i diversi lavori, è stato presentato un inedito, Où êtes-vous, Yervant Gianikian & Angla Ricci Lucchi? (2015). Quest’ultimo lavoro parte da una collezione voluta dal Centre Pompidou, che chiede ad ogni cineasta invitato di rispondere liberamente alla domanda appunto Où êtes vous?. La risposta è nel film.
Livia de Leoni
Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi – Retrospettiva
Centre Pompidou, Parigi
Info: www.centrepompidou.fr

Articoli recenti

  • Mostre

Arte Laguna Prize: inaugurata la mostra delle ultime due edizioni all’Arsenale Nord di Venezia

Nato nel 2006, Arte Laguna Prize propone quest’anno una mostra dedicata ai finalisti della diciottesima e diciannovesima edizione. L’esposizione, a…

18 Novembre 2024 0:02
  • Mostre

Tai Shani e Alice Visentin mettono in scena il mistero del quotidiano nella doppia personale da Giò Marconi a Milano

Tra ambienti spettrali ed espressioni pittoriche del quotidiano, Tai Shani e Alice Visentin mettono in scena l’illusione e l’onirico nella…

17 Novembre 2024 19:36
  • Mostre

Qualcosa che toglie il peso è in mostra alla Fondazione Merz di Torino

La Fondazione Merz inaugura la seconda parte della mostra "Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza…

17 Novembre 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Gli schermi sono diventati le nostre barricate: il progetto pubblico del Bari International Gender festival

La mostra del Colectivo Democracia ospitata allo Spazio Murat per la decima edizione del Bari International Gender Festival, è un…

17 Novembre 2024 8:10
  • Mostre

L’occhio del secolo di Henri Cartier-Bresson a Rovigo

Palazzo Roverella espone fino al 26 gennaio 2025 “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, la più completa monografia incentrata sul rapporto tra…

17 Novembre 2024 0:02
  • Mercato

All’asta il capolavoro in scultura di Leonora Carrington

Un’opera che dà vita alle visioni ultraterrene dell'artista, in scala umana. "La Grande Dame" andrà in vendita da Sotheby’s, a…

16 Novembre 2024 20:14