In Germania è “febbre” da Caspar David Friedrich: quest’anno si celebrano infatti i 250 anni dalla nascita del più importante pittore romantico tedesco, avvenuta il 5 settembre 1774 a Greifswald, cittadina sulla costa del Mar Baltico. Sono 200 gli eventi e cinque le esposizioni in programma per tutto il 2024 nella città natale dell’artista. Anche la Hamburger Kunsthalle, gli Staatliche Museen zu Berlin e le Staatliche Kunstsammlungen Dresden dedicano a Friedrich mostre personali e lanciano il nuovo portale online cdfriedrich.de. La banca dati, che abbraccia l’opera e la vita del maestro a 360°, presenta circa 250 tra i più importanti disegni e dipinti di Caspar David Friedrich provenienti dalle collezioni dei musei tedeschi. Il portale arriva così a coprire circa la metà dell’intera produzione dell’artista, offrendo numerosi dettagli e approfondimenti su singole opere: «Poiché alcuni dipinti sono troppo fragili per essere trasportati e i disegni sono troppo sensibili alla luce per essere esposti a lungo, solo la versione digitale consente questa esperienza complessiva» spiegano gli organizzatori. Disponibile in tedesco e in inglese e accessibile gratuitamente, il sito cdfriedrich.de è articolato in diverse sezioni. In Chronik è possibile ripercorre cronologicamente la biografia dell’artista e gli avvenimenti del suo tempo, oltre a ricercare e curiosare attraverso più di 500 eventi, opere d’arte e citazioni. La voce di Caspar David Friedrich rivive inoltre negli audio file con gli estratti dalle sue lettere e dai suoi scritti, letti dall’attore Hanns Zischler. Nelle Digital Stories opere iconiche dell’artista, come il celeberrimo Il viandante sul mare di nebbia, dipinto simbolo del romanticismo, vengono invece collegate a tematiche attuali come il rapporto dell’essere umano con la natura e il viaggio.
Come citato, cdfriedrich.de è un’iniziativa digitale in costante aggiornamento, proposta in parallelo ai progetti espositivi dei singoli musei. In questo senso, sul portale è disponibile anche un tour digitale a 360° attraverso la mostra Kunst für eine neue Zeit alla Hamburger Kunsthalle (fino al primo aprile 2024). Il progetto espositivo, incentrato sul legame tra l’uomo e la natura nei paesaggi di Friedrich, presenta più di 60 dipinti e 100 disegni dell’artista, e si configura come una delle retrospettive più complete degli ultimi anni sulla sua opera – che per l’occasione viene messa a confronto anche con lavori di artiste e artisti contemporanei. A poco più di un mese dall’inaugurazione, a fine gennaio, la mostra era già stata visitata da oltre 100mila visitatori; a questo rinnovato interesse intorno a Caspar David Friedrich va sommarsi, nel novembre scorso, la vendita da parte della casa d’asta tedesca Villa Grisebach a Berlino di uno schizzo di disegni dell’artista (Karlsruher Skizzenbuch) alla cifra di 1,8 milioni di euro.
Successi, questi, che si inseriscono appieno nella parabola di Caspar David Friedrich, di cui molto è stato scritto. Artista solitario e amante della natura, di inclinazione malinconica a causa dei numerosi lutti patiti in gioventù, Friedrich -o almeno la narrazione che di lui se ne fa- incarna per molti aspetti i classici tratti del pittore romantico, anche a livello biografico. Definito “mistico con il pennello” per la forte carica simbolica e religiosa delle sue opere, Friedrich rivoluziona la pittura di paesaggio in chiave antiaccademica attraverso un linguaggio evocativo. “Il pittore non dovrebbe dipingere solo ciò che vede davanti a sé, ma anche ciò che vede dentro di sé”, recita uno dei suoi detti più famosi. In pieno spirito romantico, fino agli trenta dell’Ottocento i suoi dipinti di maestosi paesaggi nordici, conoscono un importante momento di successo, ma presto la sua opera cede il passo a nuove tendenze come il realismo e il naturalismo e l’artista muore a Dresda in povertà nel 1840. La sua piena riscoperta avviene nel 1906, in occasione della Deutsche Jahrhundertausstellung e la sua fama continuerà crescere influenzando non solo generazioni di artisti tedeschi come Anselm Kiefer e Gerhard Richter, ma, prima ancora, movimenti come il surrealismo e l’espressionismo astratto –il suo utilizzo del colore getterebbe quelli che qualcuno ha definito “ponti poetici” verso artisti come Rothko. Dagli scenari dei film di Walt Disney (Bambi e Fantasia) ai meme sui social fino ai videogiochi, le sue opere -dal Viandante sul mare di nebbia a Il monaco in riva al mare o Il mare di ghiaccio – sono ormai entrate a far parte di un patrimonio visivo comune. «La sua popolarità perdura ancora oggi e la sua arte si rivela particolarmente attuale, anche per il suo intrinseco legame tra essere umano e natura» spiega il team curatoriale del portale cdfriedrich.de. Curiosità: Friedrich non datava né firmava le sue opere, convinto che il suo nome non sarebbe stato dimenticato. Il tempo sembra avergli dato ragione.
Nel corso dell’anno prenderanno il via le altre mostre in programma: dal 19 aprile la Alte Nationalgalerie di Berlino ospita Unendliche Landschaften (fino al 4 agosto) mentre a Dresda, città dove visse l’artista, si terrà una doppia mostra Wo alles begann dal 24 agosto all’Albertinum (fino al 5 gennaio 2025) e presso il Kupferstich-Kabinett (fino al 17 novembre 2024).
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