Disegni di macchine e soluzioni tecniche della più disparata natura, riflessioni su fenomeni naturali, schizzi di volti e paesaggi, indici di ambiziosi trattati, sono solo una parte dell’immensa eredità contenuta nel Codice Atlantico, lasciataci da Leonardo da Vinci. Oltre 1100 fogli (circa 2200 pagine) costituiscono la più ampia raccolta di carte di Leonardo da Vinci, racconta il presidente dell’Ente Raccolta Vinciana Marani. Creata alla fine del XVI secolo dallo scultore Pompeo Leoni, la miscellanea, viene successivamente smembrata in due grandi album: il Codice Atlantico, conservato nella Biblioteca milanese, nel quale sono inserite carte e frammenti di interesse tecnico e scientifico e la raccolta conservata alla Royal Library di Windsor, nella quale sono inclusi i documenti di interesse figurativo.
Le continue modifiche ad opera del geniale artista sulle “sudate carte” e la successiva perdita del vincolo storico, a causa delle operazioni di Leoni, hanno comportato una estrema difficoltà nello stabilire la sequenza di stesura dei fogli presenti nella raccolta ambrosiana e, soprattutto, complicazioni nel collegarli alle testimonianze sul complesso della produzione artistica, tecnico-scientifica, letteraria e sul contesto biografico di Da Vinci. Sono queste le criticità che hanno portato il Laboratorio Multimediale del Museo Galileo di Firenze, in collaborazione con la Commissione Vinciana, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, la Royal Library di Windsor, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Ente Raccolta Vinciana, alla creazione di Leonardo//thek@.
<<Una teca digitale dedicata ai manoscritti di Leonardo>>, così la descrive Paolo Galluzzi, presidente del Comitato nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla nascita di Leonardo da Vinci. Grazie alla piattaforma, infatti, saranno consultabili oltre 6000 note critiche di Da Vinci e quasi 10mila citazioni bibliografiche. In futuro verranno aggiunte anche le immagini digitali (acquisite in alta definizione) dell’intero Codice Atlantico. Attraverso la collaborazione con Royal Collection Trust, sarà possibile l’inserimento nella Leonardo//thek@ delle riproduzioni digitali dei fogli conservati nella Royal Library di Windsor, l’album gemello del Codice Atlantico e delle informazioni generate su ognuno di essi; avvicinando gli studi vinciani all’ambizioso progetto di ricostruzione virtuale dello stato dei manoscritti di Leonardo, prima dell’intervento di Pompeo Leoni.
Così facendo, Leonardo//thek@ permetterà l’accesso sia separatamente che integralmente alle risorse vinciane della Biblioteca Ambrosiana e dalla Royal Collection, permettendo agli studiosi di interagire con la piattaforma digitale depositandovi osservazioni, commenti, proposte di correzioni e aggiornamenti bibliografici; contribuendo, in tal modo, al continuo aggiornamento della libreria informatica. Grazie agli innumerevoli sforzi operati. <<I manoscritti di Leonardo, che non sono le cose più studiate>>, come ricorda Paolo Galluzzi, oggi sono più vicini a tutti noi.
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