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La Pilotta di Parma inaugura le nuove sale, tra fiamminghi e manieristi
Arte antica
A partire dal 5 luglio, il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma ha inaugurato un nuovo percorso espositivo nell’Ala Nord Ovest della Galleria Nazionale, il cui fiore all’occhiello è l’inedito percorso dedicato alla pittura fiamminga dal 1400 al 1600, seguito, al secondo piano, dalla sezione “Arte a Parma 1500 – 1600”.
Oltre 2mila metri quadri riallestiti e ripensati per garantire una migliore fruizione delle opere custodite, che vedono come obiettivo principale la volontà di restituire piena dignità e rilievo all’arte fiamminga, centrale nella storia dell’arte parmigiana e del collezionismo di corte. Fondamentale l’accurata campagna di restauri, volta a restituire la piena leggibilità e qualità pittorica di autentici capolavori a lungo custoditi nei depositi e oggi esposti per la prima volta al grande pubblico.
Di assoluto rilievo per la sezione fiamminga le opere provenienti dalla collezione Sanvitale, quali il ritratto di Erasmo da Rotterdam di Hans Holbein, i dipinti su rame di Paul Brill e Sebastiaen Vrancx e l’olio su tavola attribuito all’ambito di Jan Wellens de Cock, apparentemente ispirato al pannello centrale del Trittico delle Delizie di Hieronymus Bosh. Da segnalare anche la Battaglia navale di Aert Anthonisz e due pregiate tavole di Jan Provost, uno dei più significativi rappresentanti della Scuola di Bruges.
Di spicco nella sala al secondo piano, la Madonna con Bambino di Michelangelo Anselmi e la Madonna della Misericordia di Jacopo Zanguidi, detto il Bertoja. Un percorso espositivo che testimonia la presenza di svariate personalità – Giorgio Gandini del Grano, Orazio Semacchini, Giovan Battista Trotti – e nuovi influssi in aggiunta al primato di Parmigianino e Correggio nel primo Cinquecento parmense.
In concomitanza con l’organizzazione della mostra “I FARNESE. Achitettura, Arte, Potere” la riapertura dell’Ala Nord Ovest si configura come il secondo tassello di una missione civile ad oggi imprescindibile, promossa dal Direttore Simone Verde: la costruzione di un significativo percorso di ripensamento delle collezioni storiche verso la Nuova Pilotta, con lo scopo di rendere i cittadini più consapevoli del proprio passato e della propria identità.