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Il progetto di rivalorizzazione di Palazzo Barberini, a Roma, prosegue con la riapertura di dieci sale nell’Ala Nord del Piano Nobile, per un nuovo percorso espositivo che permetterà di fruire, in maniera più ariosa, luminosa, dei capolavori della sua prestigiosissima collezione. Dopo i restauri dell’Ala Sud, terminati ad aprile, l’inaugurazione ufficiale delle dieci nuove sale dell’Ala Nord si terrà mercoledì, 12 dicembre, con un’apertura straordinaria che permetterà di apprezzare il nuovo impianto museale. A partire dalle strutture architettoniche e fino agli impianti di illuminazione, passando per grafiche, apparati didattici, didascalie e allestimenti, su un’area complessiva di 550 metri quadrati. La risistemazione è stata curata dalla direttrice di Palazzo Barberini, Flaminia Gennari Santori, insieme a Maurizia Cicconi e Michele Di Monte, su progetto di Enrico Quell.
Il nuovo percorso dell’Ala Nord di Palazzo Barberini
Ottanta le opere individuate per scandire questo nuovo percorso circolare, tra il Salone Pietro da Cortona e la Sala Ovale, dall’una all’altra ala del palazzo monumentale, costruito tra il 1625 e il 1633, da Carlo Maderno, Francesco Borromini e Gian Lorenzo Bernini, su un precedente edificio della famiglia Sforza. Si tratta di capolavori che esplorano il meglio della storia dell’arte seicentesca, dal paesaggismo veneto al Manierismo, passando per il Caravaggismo. La straordinaria collezione Barberini, infatti, si ampliò in maniera costante per tutto il XVII secolo, prima di subire una notevole dispersione nel corso del Settecento.
L’ala nord si apre quindi con il tardo manierismo e i veneti, con opere di Tintoretto, Palma il Giovane, El Greco. Si continua con la pittura di genere e, quindi, con Caravaggio, del quale sono esposti Giuditta e Oloferne e San Francesco, in dialogo con i Caravaggisti, Giovanni Baglione, Orazio Borgianni, Bartolomeo Manfredi, Carlo Saraceni, Ribera, Simon Vouet, Bartolomeo Manfredi, Bernardo Strozzi.
Ma le novità a Palazzo Barberini non finiranno qui. Il prossimo ottobre riapriranno anche le sale dedicate al Cinquecento e la risistemazione si chiuderà nel 2021, quando verrà riallestito anche il piano terra.