È uno degli artisti più citati della storia dell’arte, tra i più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, ma ogni sguardo alle sue opere sembra rivelare nuovi particolari, promettendo scoperte e accrescendone il fascino. Partirà oggi, 12 gennaio, per proseguire mercoledì 19, venerdì 21, mercoledì 26 e venerdì 28, “1951-2021. L’enigma Caravaggio. Nuovi studi a confronto”, convegno internazionale online, su ZOOM, che ricade a 70 anni dalla mostra capitale di Roberto Longhi e nei 450 anni dalla nascita del grande maestro lombardo. L’iniziativa è stata ideata da Sergio Rossi, docente all’Università La Sapienza di Roma, con l’apporto del professor Rodolfo Papa, dell’Accademia Urbana delle Arti di Roma.
In effetti, precisamente, sono 451, visto che il Merisi nacque il 29 settembre 1571. Risale invece al 21 aprile 1951 l’inaugurazione, a Palazzo Reale di Milano, mostra su Caravaggio e i Caravaggeschi, entrata nella storia delle esposizioni, della quale Longhi fu commissario. 400mila furono le persone che, in tre mesi, visitarono la mostra, sancendone ufficialmente il successo clamoroso. Per azzardare un paragone contemporaneo, la mostra di Jeff Koons a Palazzo Strozzi, da ottobre a gennaio è stata vista da 140mila persone (ma bisogna tenere in conto anche che, nel frattempo, c’è stata una pandemia). Dimenticato per secoli, Caravaggio fu riscoperto nei primi decenni del ‘900 dalla critica d’arte, soprattutto grazie agli studi di Longhi che, nel 1913, corresse la paternità del Narciso, dipinto tra il 1597 e il 1599 e oggi tra i capolavori conservati a Palazzo Barberini. Ma fu grazie a quella mostra a Palazzo Reale che Caravaggio entrò anche nella percezione diffusa come rappresentante eccelso della storia dell’arte.
Da allora, tante le mostre organizzate nel suo nome e in quello dei suoi seguaci, innumerevoli le pubblicazioni. A tirare le somme, con autorevolezza e serietà, il convegno online “L’enigma Caravaggio”, al quale parteciperanno 40 studiosi come Marco Bussagli, Barbara Jatta, Sybille Ebert Schifferer, Andrea Spiriti, Silvia Danesi Squarzina, Claudio Strinati, Stefania Macioce, Bert Treffers, Rossella Vodret, Alessandro Zuccari, Fabio Scaletti. Il convegno è libero e gratuito, con crediti riconosciuti dalle università accreditate, e gli utenti e gli iscritti avranno anche la possibilità di porre domande.
«Un’iniziativa originale e innovativa che unisce il mondo accademico e universitario a quello della didattica e divulgazione con la possibilità per gli utenti e gli iscritti di porre domande», spiegano gli organizzatori del convegno online: «Nonostante l’enorme mole di studi Caravaggio rimane un affascinante mistero che con questo convegno s’intende indagare in modo originale ed aperto al confronto. Innanzitutto cercando di sfatare alcuni luoghi comuni sull’artista, come quello che lo vede come ateo o miscredente. La straordinaria avventura umana e artistica verrà ripercorsa tra Roma e Napoli, ma anche da Malta alla Sicilia. Particolare attenzione (la giornata del 26 gennaio) sarà poi dedicata alla matrice lombarda e ticinese, alla sua formazione culturale e artistica. Ad essere esaminata sarà anche la sua influenza all’infuori dell’Italia: dalla Spagna fino all’America Latina».
Caravaggio e il Mediterraneo, le committenze, la diffusione del suo stile, sono alcuni dei temi che verranno approfonditi. Ma nella vicenda rimangono ancora molti tratti oscuri, ai quali il convegno proverà a dare una riposta: che rapporti aveva Caravaggio con i genitori? Di chi era veramente figlio? Ha avuto dei figli? Perché ha lasciato Milano? Quando è arrivato a Roma? Questioni biografiche ma dirimenti, nella comprensione a 360 gradi di un genio immortale.
Per tutte le informazioni sulla partecipazione, potete cliccare qui.
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