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1000 Breath Paintings, Carlo Brandelli e Ewa Wilczynski – Volumnia
Arte contemporanea
È certamente anche grazie all’impegno di una professionista come Enrica De Micheli se una città di provincia quale Piacenza assume rilievo internazionale nel mondo di quell’arte che – in questa fase post Covid – manifesta una sorprendente dinamicità e significativa capacità d’attrazione. L’idea di Enrica De Micheli di aprire Volumnia – la sua galleria d’arte, d’antiquariato e di design all’interno della monumentale chiesa sconsacrata di origini cinquecentesche di Sant’Agostino, laddove storia, arte, pittura, scultura, sacro e profano dialogano instancabilmente tra di loro – è vincente ed affascinante al tempo stesso, lasciando a bocca aperta chi vi accede, ancora prima delle opere esposte.
1000 Breath Paintings non poteva quindi trovare migliore location, per una mostra che conquista per la sua profondità e concettualità. Ad inaugurarla Carlo Brandelli – designer, Direttore Creativo di fama internazionale, che ha scelto la capitale inglese come luogo di lavoro e di vita – e la life performance dell’artista inglese Ewa Wilczynski che, con la sua eleganza, sa trasmettere l’essenza energetica del proprio respiro ed imprimerla sulla tela. Un vero e proprio capolavoro che va oltre al concetto stesso di arte e oltrepassa i confini del nostro essere al punto di rendere visibile ciò che è invisibile. Un’immagine eterea, luminosa e delicata. Un’immagine in cui vibrazioni, energie e spiritualità prendono forma in una sorta di semiotica visuale che sprigiona un’intensità creativa che rapisce il visitatore e lo immerge in un’esperienza impossibile da esprimere, con parole adatte, nel linguaggio umano. La collaborazione e il lavoro di Carlo Brandelli e di Ewa Wilczynski, si focalizzano sull’energia che viene prodotta dal respiro e il gesto di dipingere un’unica linea d’oro diventa un rituale che nell’evoluzione si fa scultura. Sono infatti 1000 gli strati d’oro dipinti dall’artista nel corso del tempo e dei respiri che, gradualmente, formano uno spesso strato che “permette allo spettatore di sostenere in mano il respiro dell’artista”.
Una sorta di Unione delle Arti – giusto per richiamare la concezione di Fluxus – nel tentativo di eliminare la linea di divisione tra esistenza e creazione artistica in un fluire di esperienze estetiche e spirituali. Un’iconografia visiva che diventa anche un omaggio alle vittime della pandemia e un modo per fissare in eterno l’energia che rimane dopo l’ultimo respiro. 1000 Breath Paintings nulla lascia al caso: forte è infatti la simbologia che emerge dai gesti, dal colore, dalle forme e dal processo di creazione della firma che diventa amuleto ed evidenzia un totale bilanciamento nella composizione. Un’eleganza superlativa nell’interiorità e nell’esteriorità che non poteva trovare miglior luogo espositivo se non nello spazio interdisciplinare di Volumnia che, come racconta Enrica De Micheli «vedrà presto concretizzare non solo un’intensa programmazione culturale, ma anche un bistrot e un progetto editoriale».