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12 ore in soggettiva: la realtà virtuale di Emilio Vavarella alla Casa degli Artisti
Arte contemporanea
di redazione
Dal risveglio alla sera, 12 ore nello sguardo di un’altra persona, senza interruzioni. Nello specifico, una domenica di agosto, trascorsa tra una lettura sull’amaca, una passeggiata tra le strade di Boston e Cambridge, una nuotata dall’una all’altra sponda del Walden Pond, il lago immortalato dalla scrittura di Henry David Thoreau. Insomma, un ciclo quotidiano vissuto in soggettiva ma al di là del soggetto, perché è intorno a una identità sfumata che ruota Lazy Sunday, terza opera della serie THE ITALIAN JOB, realizzata da Emilio Vavarella, che sarà presentata il 22 e 23 gennaio alla Casa degli Artisti di Milano, nell’ambito del progetto di residenze 12° Atelier.
Nato a Monfalcone, nel 1989, Vavarella è artista e ricercatore presso la Harvard University, dove sta conseguendo un dottorato in Film, Visual Studies e Critical Media Practice. Vincitore dell’Exibart Art Prize nel 2020 e del bando Italian Council della DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea nel 2019, la sua ricerca attraversa diversi media e linguaggi ed è incentrata sull’ibridazione tra tecnologia e creatività. THE ITALIAN JOB è una serie che esplora l’incontro tra temi e termini quali legalità, legittimazione artistica, processi collettivi, lavoro immateriale e relazioni 2.0 tra artisti e curatori. Il primo lavoro della serie, con testi curatoriali di Lucrezia Calabrò Visconti e Marii Nyröp, è consistito nel furto di una residenza virtuale e delle opere ivi realizzate, sfruttando una falla dei Creative Commons. Il secondo lavoro, con testi curatoriali di Monica Bosaro e Emma Stanisic, è consistito nell’appropriazione e nella vendita online di foto attualmente ricercate dall’FBI.
Alla Casa degli Artisti, Emilio Vavarella presenterà Lazy Sunday, il terzo episodio della serie, che ha preso forma dopo l’invito a partecipare a una residenza virtuale all’interno degli spazi del 12° Atelier, spazio dedicato alle sperimentazioni artistiche con Virtual Reality, Augmented Reality e Cross Reality, in sinergia con il progetto di ricerca “AN-ICON” finanziato dall’European Research Council e coordinato da Andrea Pinotti, docente di estetica presso l’Università Statale di Milano. Lazy Sunday è una registrazione integrale di 12 ore dell’8 agosto 2021, catturate con una telecamera a 360°. Il film di Emilio Vavarella sarà visibile nello spazio appositamente allestito a Casa degli Artisti, con la curatela di Elisabetta Modena e Sofia Pirandello. In un ribaltamento di posizioni, tra soggetto e azione, tra luoghi e tempi, il visitatore si troverà ad assumere il punto di vista dell’artista, utilizzando un visore di Realtà Virtuale.
«Sfruttando la capacità della Realtà Virtuale di veicolare un forte senso di presenza, e consapevole che questa apparente intimità può risultare del tutto ingannevole, egli apre il proprio punto di vista e simultaneamente lo impone agli spettatori della mostra», spiegano gli organizzatori. «Vavarella trascina chi guarda in un continuo ribaltamento dei concetti di pubblico e privato, prossimità e distanza, immediatezza e mediazione, fisicità e virtualità, rifiuto e partecipazione. In questo modo, Lazy Sunday rimette in discussione una tecnologia che si propone come trasparente e immediata, promettendo di lasciar vedere tutto per vivere autenticamente qualunque esperienza».