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Nasce a Brescia Spazio Almag: la collezione di Umberta Gnutti Beretta apre al pubblico
Arte contemporanea
di redazione
Più di 140 opere, dai primi anni del ‘900 fino a pochi minuti fa e con una prospettiva apertissima a ciò che accadrà nelle prossime ore, tra qualche giorno o qualche mese. Perché una collezione d’arte contemporanea è in formazione per definizione e non può che recepire l’attimo e lasciarlo percepire, intercettando e interpretando gusti, stili, tendenze, sempre con un taglio preciso, uno sguardo identificabile, collocabile. Che, in questo caso, è quello dell’imprenditrice Umberta Gnutti Beretta, la cui raccolta, messa insieme seguendo occasioni e sensazioni e senza troppi vincoli di mercato o di temi, è allestita nei due piani del rinnovato Spazio Almag, a Roncadelle, in provincia di Brescia. Il progetto espositivo è curato da Edoardo Monti, fondatore della piattaforma culturale e artistica bresciana Palazzo Monti, e collezionista a sua volta.
Da Adelita Husni-Bey a Paola Pivi, da Anselm Kiefer a Enrico Baj, da David LaChapelle a Ragnar Kjartansson, passando per Andy Warhol, Francesco Vezzoli, Jake and Dinos Chapman e tanti altri ancora, si dipana un percorso stratificato nel contemporaneo, al di là dei confini labili tra media e linguaggi, attraversando un caleidoscopio di materiali e intuizioni, argomenti focali, soluzioni provvisorie e segnanti, domande che interrogano il presente e il futuro. Abbiamo dunque sentito Umberta Gnutti Beretta ed Edoardo Monti, per avere qualche risposta.
Come è nata la decisione di aprire uno spazio per la sua collezione? In che modo si è sviluppata la collaborazione con Edoardo Monti?
Umberta Gnutti Beretta «La decisione di aprire uno spazio per la mia raccolta di opere è nata da un idea di mio padre che voleva da tempo creare qualcosa di bello e dedicato alla cultura all’interno dell’azienda. Dapprima abbiamo pensato alle sue opere di arte antica ma poi ci siamo convinti che sarebbe stato meglio spostare le mie. La collaborazione con Edoardo è stata il naturale evolversi del rapporto di reciproca stima e amicizia che ormai ci lega. Apprezzo l’approccio giovane e moderno di Edoardo e seguo con attenzione il suo lavoro a Palazzo Monti da ormai qualche anno. Il focus su artisti giovani e figurativi coincide anche con il mio gusto personale».
Spazio Almag era la sede degli uffici dell’azienda di famiglia. Come è stato riadattato lo spazio? Quasi sensazioni prova, percorrendo i nuovi ambienti?
UGB «In realtà, lo spazio che abbiamo adattato non era utilizzato. 1300 mq in una palazzina di vecchi uffici che non stavamo usando. In sei mesi abbiamo collegato i due piani, rifatto tutti gli impianti e creato lo spazio pensando ai lavori che avrebbe ospitato. Abbiamo anche creato uno spazio per gli NFT e la Videoarte. Oggi posso dire di ritenermi molto soddisfatta del risultato. Lo spazio aggiunge valore all’azienda».
Non sarà semplice scegliere ma potete descriverci un itinerario in cinque opere tra la collezione (magari con qualche retroscena “saporito”)?
Edoardo Monti «Condivido alcune informazioni, relative ad alcune delle opere principali in collezione, che raccontano del rapporto tra Umberta e gli artisti, e della storia stessa dell’acquisizione».
Lucian Freud, Pluto, 1988, Etching and drypoint on white Somerset Satin paper (watercoloured in grey by hand) 32×60,5 cm. Edition 32/40 + 10AP
“Ho iniziato a collezionare le incisioni di Freud, il mio pittore preferito, quando abitavo a New York e ne ho acquisite quattro a distanza di anni. Quella di Pluto, particolarmente rara perché venne realizzata a colori tranne questo esemplare, porta un ricordo a cui sono affezionata. Fu Freud stesso, al telefono dal suo studio di Londra tramite un amico che era con lui, a confermare che si trattava di un bellissimo esemplare da non perdere” (NB In collezione sono presenti quattro incisioni di Lucian Freud) – Umberta Gnutti Beretta
Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attesa, 1967, Hydropaint on canvas, green, 61×50 cm. Scritta sul retro: “Trenta flessioni sulle gambe e poi a letto!”
“È stato un sogno diventato realtà – un Fontana di questo verde brillante. Poco importa se, commercialmente, il verde non è uno dei colori più ricercati dal mercato: il verde è il mio colore preferito” – Umberta Gnutti Beretta
Miles Aldridge, The Beretta Family, 2011 Lambda Print, 78.5×127 cm, Unique
“Ho conosciuto il lavoro di Miles su Vogue Italia – Franca Sozzani lo chiamava spesso per dei servizi di moda. Poi ho visto che aveva realizzato un ritratto a Barbara Berlusconi, a casa sua, e l’ho contattato per commissionargli questo ritratto di famiglia. Miles gestisce i ritratti come dei veri e propri set cinematografici, e dirige i partecipanti come attori. Ha dato a ciascuno di noi dei ruoli e delle attitudini da interpretare: Franco ha assunto il ruolo di una persona soddisfatta e felice di quello che fa; Carlo di un ragazzo che non sempre vuole partecipare agli eventi familiari e sta un po’ sulle sue; io di una donna sofisticata, spesso un po’ annoiata e immersa nei suoi pensieri. Scattandoci, continuava a ripeterci i ruoli da interpretare, finché non ha trovato lo scatto in cui meglio ci riconosceva come interpreti di queste attitudini” – Umberta Gnutti Beretta
Sara Birns, Man with Horse, 2022 Oil on linen, 180×150 cm
“Non sempre si riesce ad ottenere un lavoro che piace. Sara Birns, residente di Palazzo Monti nel 2022, ha realizzato un grande disegno su sei pannelli di carta, che raffiguravano un cavallo e una ragazza che lo accarezza. Quando l’artista si è resa conto che sarebbe stato impossibile unire i pannelli senza che si notassero delle piccole discrepanze tra i fogli, ha deciso di distruggere il lavoro e completare per Um- berta, presso il suo studio in California, questo grande dipinto iperrealista e allo stesso tempo astratto che ugualmente presenta come soggetti un cavallo e una ragazza” – Edoardo Monti
Jenny Holzer, Selection from Survival: The Future, 2006 Danby Imperial white marble footstool 43.2×58.4×40 cm, Ed 1/10
“Ho fatto molta ricerca per ottenere quest’opera. Ho avuto piacere di conoscere personalmente, a Londra, Jenny Holzer e di confermare il mio amore per l’artista e i forti messaggi che definiscono la sua pratica” – Umberta Gnutti Beretta
Oltre all’esposizione delle opere della collezione, ci sono in programma altri progetti, anche con istituzioni pubbliche o soggetti privati?
EM «Siamo aperti al dialogo, con istituzioni pubbliche e private, così come a scuole e gruppi di settore. Abbiamo già dedicato una giornata ai soci del FAI e stiamo organizzando altre visite per Università e Accademie interessate a far visita. Non escludiamo, nel prossimo futuro, qualche collaborazione strutturata, che veda anche parte della collezione girare l’Italia e il mondo!».
Spazio Almag è aperto al pubblico, in via Vittorio Emanuele II, 39, a Roncadelle, provincia di Brescia, su appuntamento.