Lo spazio del Gallery Hotel Art di Firenze ospita una nuova retrospettiva dedicata ai lavori del collettivo romano Numero Cromatico, curata da Valentina Ciarallo, curatrice d’arte e docente presso IED. Numero Cromatico è un progetto fondato nel 2011 con l’obiettivo di indagare e ridefinire i confini della ricerca artistica, attraverso linguaggi formali artistici più tradizionali fino al mondo della fisica, delle neuroscienze e della tecnologia.
Le opere esposte sono create quindi dai 16 artisti che compongono il collettivo interdisciplinare ed intergenerazionale Numero Cromatico, che ci propone alcune opere inedite che integrano processi creativi realizzati attraverso l’intelligenza artificiale I.L.Y., acronimo di I Love You, progetto ideato e istruito dal collettivo stesso, e supporti materici naturali come la lana o la carta kiwi.
La mostra si compone di lavori di vario genere, come un arazzo astratto realizzato in lana che rappresenta un paesaggio a cinque colori, una serie di arazzi di differenti dimensioni i cui testi sono realizzati attraverso il software artificiale – a sottolinearne la natura di strumento a servizio dell’artista – e alcuni disegni realizzati su carta riciclata con testi creati ancora una volta da intelligenza artificiale. Infine, una sorta di “costellazione” di arazzi più piccoli che creano due livelli di lettura con i testi che ognuno di essi presenta e le parole che compongono la poesia che decora le pareti dell’intero spazio espositivo, frutto anch’essa della tecnologia. Il percorso si conclude quindi con il progetto Somnium, nato dalla collaborazione con Untitled Association, costituito da un dispositivo che simula l’attività onirica in quanto considerata dal collettivo una manifestazione vitale con una natura decisamente rivelatoria.
I temi affrontati dalla mostra sono molti: dall’uso della tecnologia come strumento migliorativo se utilizzato con consapevolezza, allo studio dell’irrazionale e dell’emotività umana, indagata attraverso la continua dialettica tra naturale ed artificiale. Numero Cromatico ci propone opere avanguardiste che richiamano certi linguaggi futuristi, gruppo a cui il collettivo si ispira, proponendoci una teoria dell’arte libera da preconcetti e che spazia diametralmente tra tecniche e contenuti semantici apparentemente lontani, individuando dei punti di contatto dove si sviluppa un’arte libera.
Anche la poetica di Sergio Lombardo influenza l’approccio creativo di Numero Cromatico nell’individuazione di valori artistici legati al mondo scientifico e in quanto promotore di una non espressività artistica poiché è l’osservatore che crea il contenuto e non viceversa.
L’esposizione si presenta quindi come un vero percorso esperienziale site-specific, così come lo è l’intervento realizzato all’esterno di Gallery Hotel Art, un dispositivo in continua evoluzione e che allude alla necessità che ha l’artista di intraprendere sempre un percorso evolutivo personale che non ha fine e che trova il suo più profondo significato nella trasformazione stessa del linguaggio artistico. May love for you will never be a mere light, but a burning fire, ci ricorda questa splendida installazione site-specific, che ci invita a un aperto confronto e una continua ricerca attraverso l’arte.
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