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A Dubai in mostra l’arte della resistenza del collettivo Eltiqa di Gaza
Arte contemporanea
di redazione
Oltre 100 opere del collettivo artistico di Gaza Eltiqa, preservate grazie a una rete di individui e istituzioni in tutto il mondo, saranno in esposizione al Jameel Arts Centre di Dubai, fino al 20 luglio 2025. Curata dal collettivo palestinese The Question of Funding, già tra i partecipanti della contestatissima quindicesima edizione di documenta nel 2022, e promossa da Art Jameel, organizzazione impegnata nel sostegno agli artisti e alle comunità creative, la mostra vuole portare testimonianza della vitalità della comunità artistica di Gaza e la sua resilienza nel superare anni di oppressione sistemica. La mostra è accompagnata da una pubblicazione che raccoglie e documenta questa straordinaria storia di creatività e sopravvivenza.
Eltiqa, in arabo “incontro”, è un collettivo di artisti di base a Gaza City e fondato nel 2000. Per oltre 20 anni, i membri di Eltiqa hanno sviluppato pratiche artistiche collettive e condivise, tra cui l’allestimento di uno spazio espositivo e per workshop a Gaza City, supportando in particolare le giovani generazioni di artisti. Sviluppata nell’ambito di un lungo dialogo tra The Question of Funding ed Eltiqa, la mostra era stata già in parte presentata a documenta 15 e ripercorre la formazione del collettivo e i suoi sforzi per costruire strutture di supporto, ricostruendo il contesto storico e politico in cui ha operato.
Attraverso testimonianze dirette e ricerche condotte dai curatori, l’esposizione fa il punto sulla pratica del collettivo e sulla la sua capacità di resistere alle avversità anche attraverso i linguaggi dell’arte. Gli artisti di Eltiqa – Mohamed Abusal, Abdel Raouf Al-Ajouri, Mohammed Al-Hawajri, Raed Issa, Dina Matar e Sohail Salem – raccontano una storia di resistenza culturale, mettendo in luce la capacità dell’arte di preservare memoria, identità e speranza nonostante il dramma della guerra. Alcune opere esposte a Dubai hanno trovato spazio in mostre internazionali e sono rimaste all’estero a causa delle difficoltà logistiche di un loro ritorno a Gaza. Altre, più recenti, sono state realizzate dai membri del collettivo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, in pieno conflitto.
«Siamo onorati e grati di aver potuto riunire e presentare così tante opere di Eltiqa in un unico posto, consentendo una comprensione più profonda del loro lavoro e della loro influenza, sia come artisti che come parte fondamentale dell’ecosistema culturale di Gaza», ha dichiarato Nora Razian, vicedirettrice e responsabile delle mostre e dei programmi del Jameel Arts Centre. «Questa mostra e l’ampia ricerca che la accompagna, fanno parte del mandato a lungo termine di Art Jameel di produrre mostre e programmi discorsivi radicati nella nostra Regione più ampia. In questo periodo di incredibile dolore e tumulto, è fondamentale mettere in primo piano e celebrare le storie e le storie palestinesi».
Benvenuti con Pax Christi Italia, partner Italiano di Global for Justice che in questi giorni ha organizzato il TOUR Italiano di una Delegazione Pacifista di GAZA-una Delegazione di Avvocati in Difesa dei Diritti Umani, ricevuti in Parlamento lo stesso giorno che la Presidente Meloni riceveva il Presidente ISRAELIANO,i delegati avrebbero dovuto incontrarsi con Papa Francesco- offrendo un’opera d’arte ricavata da un legno di ulivo da carcerati PALESTINESI
collaboro con i media “THE OPTIMIST” della Gates Foundation la sola che pubblica (oltre alla Stampa Cinese Xinhua) notizie positive dal mondo
mi congratulo con il Direttore di redazione che dopo la solitudine del MUSEO di ISRAELE parla di una straordinaria Mostra – un vero culturale ARCOBALENO per la PACE – questa è la via tracciata da Cina-Unesco per la PACE- scambi culturali per facilitare il Dialogo-Interculturale ed Interreligioso-20 anni di lavoro con l’UNESCO_RUSSIA ed AMERICA dimenticati
anche grazie ad una stampa ignorante ed assente-