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A Gualdo Tadino turismo, arte e cultura ContemporeaneaMente
Arte contemporanea
Un momento di gloria per la cittadina di Gualdo Tadino e uno scorcio di arte e cultura a disposizione dell’intera popolazione, tra residenti e turisti. In un’estate sempre più caratterizzata dal turismo culturale, il borgo umbro si inserisce nel panorama nazionale con un’offerta artistica d’eccezione, grazie al Festival ContemporaneaMente Gualdo Tadino dedicato all’arte contemporanea e dislocato nei sei contenitori presenti nel centro storico, definito “il regno della fantasia”. Un festival – a cura di Cesare Biasini Selvaggi e Catia Monacelli – in grado di valorizzare la storia, le bellezze artistiche e naturali della città e l’unicità di Gualdo Tadino di essere “uno dei luoghi con la più alta concentrazione di musei attivi rispetto al numero di abitanti”.
Inaugurato lo scorso 5 agosto, alla presenza del sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, e di Fabrizio Stazi, direttore generale di Fondazione Perugia, ente tra i sostenitori dell’iniziativa, il Festival si propone come il principale evento dedicato all’arte contemporanea in Umbria promosso dal Comune locale e dal Polo Museale della città nell’ambito delle progettualità di MeTU-Musei e Territori Umbria di Nord-Est. In un “percorso di sviluppo della città sotto il profilo dell’arte e degli eventi a essa collegati, grazie anche ai sei musei civici presenti”, come sottolineato dal primo cittadino durante il taglio del nastro.
ContemporaneaMente rappresenta un progetto trasversale che abbraccia un ampio pubblico, proponendo pittura, scultura e didattica in grado di raccontare l’arte contemporanea nei sei musei di Gualdo Tadino. Al centro della scena, la mostra Pittura italiana contemporanea. Ultimi sessant’anni. Un percorso di ricerca “per mari e Monti”, che “intende raccontare come la pittura negli ultimi sessant’anni non sia mai tramontata – anche se alcuni becchini l’avevano data per morta –, rigenerandosi, rinnovandosi, dimostrando di essere uno dei linguaggi artistici più ‘tecnologicamente avanzati’, congeniale per riflettere sulle complessità della nostra epoca”, come spiega il curatore Biasini Selvaggi. Ospitata dalla Chiesa monumentale di san Francesco, già sede di vari percorsi di ricerca sulla pittura contemporanea attraverso la storia di collezionisti o gallerie dedicate. Presentando, in questo caso, in particolare la collezione di Fabio De Vincentiis con opere acquisite in gran parte presso la galleria Pio Monti di Roma. Un primo omaggio istituzionale, pertanto, a Pio Monti recentemente scomparso, uno dei più importanti galleristi italiani a partire dagli anni Settanta.
In parallelo, inoltre, la Rocca Flea ospita la personale di WAL alias Walter Guidobaldi, che lo scultore ha trasformato in un luogo che sembra uscito dalle fiabe dei fratelli Grimm con le sue sculture giganti di animali magici e creature bizzarre. “Una mostra che abbiamo pensato per appassionare il pubblico dei più piccoli e delle famiglie, ma in realtà un progetto che si presta a vari livelli di lettura”, spiega ancora il curatore. “È un percorso espositivo sorprendente che invita il pubblico a coltivare il senso della meraviglia, dello stupore, a guardare la realtà senza gli occhiali omologanti dei nuovi media, a partire dalle narrazioni che corrono sui social media”.
Altro progetto degno di nota all’interno del Festival, la mostra: L’altra metà della Scultura contemporanea: Licia Galizia, Veronica Montanino, Francesca Tulli. Tre scultrici contemporanee in dialogo con i musei civici sui temi della natura, dell’ecologia, delle donne tra parità e libertà. Nell’ambito del progetto Lab.artisti emergenti, si colloca invece la personale Marco Ercoli. Nei tuoi occhi che racconta il lavoro di un giovane artista, la sua ricerca introspettiva, isolata, quasi contemplativa, sugli Appennini umbri, facendo proprio un senso della spiritualità che in questi luoghi è partita da san Francesco per poi irradiarsi nel mondo.
A omaggiare il Festival umbro c’è stato anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che, nella città umbra, in passato ha curato diverse mostre di livello nazionale, tra cui quelle su Antonio Ligabue e Luciano Ventrone, il quale ha ribadito in video che “questa di Gualdo Tadino è un’occasione importante per fare il punto su molti artisti. Un’iniziativa che indica la floridezza del tempo attuale in una grande città come Gualdo Tadino”.
Il Festival ContemporaneaMente Gualdo Tadino si protrarrà fino al 7 gennaio 2024 offrendo un calendario molto articolato e tutto da scoprire. Nel corso dei prossimi mesi verranno organizzate giornate studio, laboratori per bambini, attività didattiche e incontri con curatori, artisti e istituzioni culturali nazionali. Per un appuntamento da non perdere, nel cuore verde d’Italia che oggi diventa anche culla di arte contemporanea.