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A Milano lo studio di architettura Il Prisma si apre all’arte contemporanea, con progetti e talk
Arte contemporanea
Il 25 gennaio 2024 ha inaugurato Prisma Live, nuova sede della società internazionale di architettura e design Il Prisma. Situato in via Adige, 11 a Milano, lo spazio di 1100mq circa è pensato come un vero e proprio osservatorio sul domani e sui possibili sviluppi ed innovazioni riguardanti le città del futuro. Un laboratorio fondato sullo scambio e la conoscenza multidisciplinare, che si sviluppa attraverso contaminazioni ed esperienze condivise. Lo stesso Stefano Carone – founder e managing partner de Il Prisma – spiega che «Il Prisma Live è uno spazio pensato per i nostri team e aperto all’esterno. È un luogo di condivisione e diffusione di cultura. Qui raccogliamo gli punti che osserviamo nel mondo e li elaboriamo per generare visioni e ispirazioni che arricchiscano la nostra riflessione progettuale».
La ricerca di Il Prisma – società nata nel 1971 e che oggi conta diverse sedi tra Roma, Lecce, Milano e Londra – è incentrata sulla progettazione di spazi in dialogo con le esperienze pensate per l’essere umano. Prisma Live, infatti, è pensato come un luogo di condivisione della conoscenza e diffusione di cultura. Volto al coinvolgimento di un più ampio pubblico, è stato presentato un palinsesto di confronti esterni (talk tematici) ed interni (LAB), moderati da profili del settore come Walter Mariotti, Luca Cantore, Marco Nereo Rotelli e Allison Rowe.
Durante una serie di appuntamenti e talk moderati da Walter Mariotti, l’artista Marco Nereo Rotelli – in particolare – presenterà nel corso dell’anno una serie di allestimenti artistici a cura di Luca Cantore D’Amore, invitando il pubblico e gli ospiti a riflettere sul tema delle migrazioni (in)volontarie. In occasione del primo appuntamento verrà esposta Enigma umano, scultura dal carattere antropomorfo accompagnata da tessuti e corde, tipici della pratica dell’artista. L’opera – prima delle tre declinazioni del macro-tema migrazioni (in)volontarie – invita a riflettere sul senso dell’identità di ciascun individuo.
Seguiranno la presentazione di Porte dell’Oltre, serie di imponenti porte che testimoniano l’importanza del concetto di passaggio, inteso come capacità dell’uomo di varcare i confini del mondo e di sé stesso per oltrepassare i propri limiti. Infine – accompagnando l’ultimo talk – verrà esposta una seria di sculture in marmo volte alla riflessione attorno al tema della vanitas contemporanea. L’essere umano condivide un destino comune e non può escludere durante la propria esistenza un atteggiamento positivo, libero da violenze e discriminazioni. Nel corso di ogni incontro faranno da sfondo una serie di opere – veri e propri tronchi d’albero sui quali Nereo Rotelli dipinge parole e poesie – che sussurrano all’orecchio del pubblico: “Anche gli alberi muoiono, ma i sogni restano”.
Il Prisma Live è caratterizzato da uno spirito laboratoriale e di sperimentazione, riscontrabile dalle tipologie di ambienti agli arredi mobiliari attentamente selezionati. L’ingresso presenta attraverso monitor a parete il manifesto Prisma e il palinsesto di eventi e contenuti. L’area Live è uno spazio completamente riconfigurabile per incontrare necessità di brainstorming, workshop e cooking show ed è articolata ampliamente essendo composta da una serie di aree ancillari.
Il layer tecnologico permette di favorire collaborazioni ibride, presentazioni ed eventi collettivi. Una sala registrazioni e radiofonica è uno dei diversi veicoli di diffusione di visioni, pensieri e approfondimenti. Il Serendipity Garden – un vero e proprio giardino botanico accompagnato da un sound carpet realizzato con una sequenza di oltre venti registrazioni campionate in boschi e aree verdi d’Europa – testimonia l’approccio esplorativo de Il Prisma in termini di sostenibilità e benessere. L’Atelier d’artista – infine – è lo spazio dedicato alle sperimentazioni e alla progettazione con sguardo sinergico e concreto.
Luca Cantore, a proposito del ruolo dell’arte contemporanea nel programma di Prisma, ha spiegato: «Il pensiero e la congiunzione che ci ha ispirati nel concepire questo luogo è Design Human Life, ossia il nostro approccio a tutto il processo creativo: dalla ricerca alla realizzazione, l’arte rappresenta per Il Prisma un progetto emotivo che comunica con quello tecnico dell’architettura e del design. Il Prisma guarda al design e all’arte non solo come una espressione delle forme, ma anche – se non soprattutto – come un’espressione della mente, delle idee, della ricerca nella sua totalità».