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‘A World of Many Worlds’ riflette sulla pluralità di voci dell’Asia alla Biennale di Venezia
Arte contemporanea
L’assemblea, della durata di un giorno, avrà luogo sabato 20 aprile 2024, dalle 10 alle 18, durante la prima giornata di apertura della Biennale al pubblico, presso la storica istituzione culturale Fondazione Querini Stampalia. Attraverso un fitto programma di presentazioni, panel, proiezioni e performance, ‘A World of Many Worlds’ si propone di portare insieme artisti, curatori, pensatori e professionisti per “riflettere sulle possibilità pluriversali dell’Asia globale”.
Il titolo dell’evento risponde al tema della Biennale Stranieri Ovunque — Foreigners Everywhere aprendo la questione di che cosa significhi riconoscere l’esistenza di più mondi piuttosto che una sola molteplicità di soggetti e di che cosa comporti metterli in relazione. La conversazione chiede di immaginare una molteplicità di geografie sociali, posizioni politiche, cosmologie, prospettive estetiche e collocazioni temporali, “in un’ottica non tanto universale, ma pluriversale”, in aperto contrasto con le nozioni di universalismo che mettono al centro l’Occidente, limitandosi a includere altre narrazioni, politiche e modalità di espressione.
A partire dal presupposto di una pluralità di voci, che collegano geografie e articolano nuovi modi di essere e di produrre conoscenza, la discussione aspira a riconoscere l’Asia quale luogo di convergenza di passaggio e di scambio di tali flussi. “Questi flussi provengono da e attraversano l’Asia. Un’Asia non spettacolarizzata per il consumo globale, ma una costellazione introspettiva di Asia globale che guarda in profondità alle sue difficili storie di colonizzazione, genocidio, devastazione ambientale, sfollamento, diaspora, espropriazione e guerra, e cerca di immaginare nuovi mondi a partire da una pluralità di posizioni, connessioni, diaspore e solidarietà”.
Il programma prevede due performance, Blowing A Feather, di Yao Qingmei e PEARLS di Joshua Serafin, con Lukresia Quismundo, in apertura e in chiusura della giornata, e due panel di discussione. Il primo, dal tiolo “Histories, mobilities, and intimacies in diaspora”, presenta interventi di Isaac Chong Wai, Rachel Dedman, Sandra Gamarra Heshiki, Yasufumi Nakamori, Hammad Nasar, Vidha Saumya. Il secondo, dal titolo “Eco-cosmologies and climate/social/racial justice”, vede in conversazione Irwan Ahmett & Tita Salina, Yuko Mohri, Amol K. Patil, Sakiya, Mark Salvatus, Trevor Yeung.
Gli Artisti
Yao Qingmei
Nata nel 1982 a Zhejiang, in Cina, vive e lavora attualmente tra Wenzhou e Parigi. Si è diplomata alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Villa Arson nel 2013 e ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria al 59° Salon de Montrouge nel 2014. Nel 2017 è stata riconosciuta come “Giovane artista cinese dell’anno” a Shanghai ed è stata selezionata per il premio Jeune Création nel 2018 a Parigi. Nel 2022 ha ricevuto la borsa di studio AIC dal DRAC Île-de-France e ha ricevuto la borsa di studio del Consiglio culturale asiatico di New York. Le sue opere video e installative sono conservate in collezioni pubbliche e private, tra cui la Paris Contemporary Art Foundation, la Direzione degli Affari Culturali di Marsiglia, il Guangdong Museum of Art, il Taikang Art Museum di Pechino e la Kadist Art Foundation di San Francisco.
Joshua Serafin
Sono un artista multidisciplinare che combinano danza, performance, arti visive e coreografia. Nati nelle Filippine, attualmente risiedono a Bruxelles. Sono un artista in residenza presso Viernulvier per la stagione 2023-2027.
Dopo essersi diplomati alla Philippine High School for the Arts, dove si sono specializzati in arti teatrali, si sono poi specializzati in danza contemporanea all’Hong Kong Academy for Performing Arts. Si sonopoi diplomati alla P.A.R.T.S. nel 2019 e ha conseguito il Bachelor in Performance alla KASK nel 2021, dove ha anche completato il Master in Fine Arts in Visual Arts nel 2022 con grande merito. Il loro lavoro di Master è valso loro anche l’Horliet-Dapsens Prij 2022. Hanno presentato la loro prima opera personale “Miss” a VIERNULVIER e hanno collaborato con diversi artisti in Asia e in Europa, spaziando dalla performance alle arti visive. Il loro lavoro è stato esposto a livello internazionale, in particolare all’Esplanade di Singapore, al BIT Teatergarasjen in Norvegia, all’Anti Festival in Finlandia, al Nightshift di Ostende, al Beursschowburg di Bruxelles, al Tai Kwun Contemporary di Hong Kong, all’Haus Der Kulturen der Welt HKW e nei prossimi mesi all’HAU Hebbel am Ufer di Berlino.
Sono stati ufficialmente invitati a partecipare alla 60a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, curata da Adriano Pedrosa.
Lukresia Quismundo
Lukresia, nota anche come “thirdworld”, è una modella, artista visiva e performativa. Integra la cultura filippina di tutti i giorni nella moda; si rifornisce di materiali dal giardino di casa sua, raccogliendo vari materiali e oggetti trovati.
‘A World of Many Worlds’ è co-organizzato da Annie Jael Kwan, Michèle Ruo Yi
Landolt, Hammad Nasar, John Tain, Ming Tiampo e Nick Yu, in collaborazione con
Bagri Foundation.
‘A World of Many Worlds’ è co-organizzato da Annie Jael Kwan, Michèle Ruo Yi
Landolt, Hammad Nasar, John Tain, Ming Tiampo e Nick Yu, in collaborazione con
Bagri Foundation.