Sensibile innovatrice della scultura contemporanea, energica interprete della materia, amatissima e stimatissima docente alla prestigiosa Slade School of Art di Londra, Phyllida Barlow è morta a 78 anni. Considerata tra le artiste più influenti in Gran Bretagna, nel 2017 rappresentò il suo Paese alla 57esima Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea della Biennale di Venezia. A confermare la notizia, la galleria Hauser & Wirth, che la rappresentava dal 2010. «Artista straordinariamente originale, potente e generosa, Phyllida Barlow ha ridefinito il linguaggio della scultura e ha costantemente infranto le convenzioni, sfidando le vecchie nozioni di monumentalità e bellezza», scrivono in un ricordo, citando anche l’amato marito, l’artista Fabian Peake, i loro figli Florence, Clover, Tabitha, Eddie e Lewis, nipoti e i fratelli Camilla Whitworth-Jones e Jeremy Barlow.
Nata a 1944 a Newcastle, nel 2014 riempì la Duveen Gallery della Tate Britain con l’immensa installazione Dock. E a chi le chiedeva il motivo delle dimensioni anche più che ambientali del suo lavoro, rispondeva: «Penso che la questione sia estendermi allo spazio dove non riesco ad arrivare, e dove di solito non si va a cercare». Nel corso di quasi 60 anni di ricerca, Barlow ha usato un’ampia varietà di materiali umili per creare sculture e installazioni che hanno rimesso in discussione la forza di gravità, le leggi dell’equilibrio e i canoni della simmetria. Il suo lavoro interrompe e invade lo spazio circostante, una modalità di ingaggio con la realtà attraverso la quale Barlow ha guidato giocosamente il pubblico, per farlo diventare un audace esploratore.
Studiò al Chelsea College of Art sotto la guida di George Fullard, che avrebbe influenzato la percezione delle potenzialità della scultura. Durante gli studi al Chelsea, Barlow incontrò il suo futuro marito, l’artista e scrittore Fabian Benedict Peake, figlio di Mervyn Peake, autore della leggendaria saga di “Gormenghast”, e dell’artista e giornalista Maeve Gilmore. Successivamente Phyllida frequentò la Slade School of Fine Art dal 1963 al 1966, per approfondire gli studi in scultura.
Dopo essersi diplomata alla Slade School of Art nel 1966, Barlow iniziò una carriera come docente in varie istituzioni, dapprima come insegnante part-time in scultura presso l’ex West of England College of Art. Durante questa esperienza, Barlow apprese le tecniche tradizionali della scultura e scoprì un’affinità verso la malleabilità dell’argilla. Iniziò a interessarsi ai materiali quotidiani come cartone, polistirolo, tela e cemento. In sintonia con la scelta di materiali inusuali, ha sempre creduto che le scuole d’arte ponessero un’enfasi troppo grande su un particolare “modello” artistico. Nel 2004 fu quindi nominata professoressa e direttrice degli studi universitari presso la Slade School of Art, prima di ritirarsi dall’insegnamento nel 2009, all’età di 65 anni, per concentrarsi sulla propria arte.
Il lavoro di Barlow è stato presentato in mostre personali in tutto il mondo. Nel 2014 fu incaricata di creare un nuovo lavoro per le Duveen Galleries alla Tate Britain di Londra. Nel 2016, le fu dedicata una mostra personale alla Kunsthalle di Zurigo. Per la Biennale di Venezia del 2017, Barlow presentò la sua serie “Folly”, una installazione di 41 sfere che, inizialmente, dovevano essere appese a delle assi sporgenti dalla facciata del padiglione della Gran Bretagna ma il progetto fu modificato a causa delle spese troppo alte. Nel 2019 la Royal Academy, di cui è stata eletta Accademica nel 2011, ha ospitato una mostra di una nuova collezione di opere. Nel 2015 è stata nominata CBE – Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico per il suo servizio reso alle arti e DBE – Dame Commander of the Order of the British Empire nel 2021.
Un anno di successi e riconoscimenti nell’arte contemporanea.
Doppio appuntamento, questa sera, alla Galleria d’Arte Ponti: apre la mostra La società “In Arte Libertas”, che proseguirà fino al…
Nella nuova mostra-dossier dedicata a Leonardo, le invenzioni del genio rinascimentale vengono raccontate attraverso oltre 200 macchine costruite in 3D…
The Gates, l’installazione monumentale di Christo e Jeanne-Claude per il Central Park di New York, rivive dopo 20 anni, con…
Ha inaugurato oggi in preview la quarta edizione di Roma Arte in Nuvola all’EUR: ecco le foto dagli stand e…
Dodici artisti uniti per la seconda edizione di Artists 4 Refugees, mostra evento a Roma che sostiene le attività di…