Ngugi Waweru, Conservative Bubble (detail), 2023, mixed media and acrylics on canvas, 130x100. Courtesy of AKKA Project and Africa First, photo credit Chris Dennis Rosenberg Kimbugwe. Fondazione Musei Civici di Venezia
L’architettura e l’arte africana sono caratterizzate da una grande diversità di stili, tecniche e espressioni creative che rispecchiano la ricca storia e le tradizioni culturali del continente. L’Africa ha una lunga storia di civiltà antiche che hanno lasciato un impatto significativo sull’arte e l’architettura e comprende una vasta gamma di forme espressive. Sculture, dipinti, tessuti, ceramiche, gioielli e molto altro ancora sono un modus di rappresentare il proprio paese, quasi un marchio di fabbrica. Queste opere d’arte spesso riflettono temi sociali, spirituali e culturali, insieme a una forte connessione con la natura e il mondo degli spiriti. L’arte africana è nota per l’uso simbolico e stilizzato delle forme, con un’enfasi particolare sulla rappresentazione delle figure umane. Maschere, statue e sculture sono spesso utilizzate in cerimonie religiose e rituali, con lo scopo di comunicare con gli spiriti ancestrali o di celebrare eventi importanti nella vita di una comunità.
Negli ultimi decenni, l’arte contemporanea africana ha guadagnato una crescente attenzione e apprezzamento a livello globale. Artisti africani contemporanei stanno creando opere che affrontano temi contemporanei come l’identità, la politica, la storia e le dinamiche sociali, utilizzando una vasta gamma di media e tecniche artistiche. Ma se chiedessimo di raccontare la storia di un paese o di una città diversa da quella a cui gli artisti africani sono abituati, cosa ne nascerebbe?
Tutto ciò potrete trovarlo nella mostra aperta lo scorso 20 aprile presso Cà Pesaro a Venezia della collettiva di artisti africani dal titolo Africa 1:1. Nei bellissimi spazi di uno dei musei più storici della Laguna, entriamo a contatto con opere d’arte che parlano del frutto del progetto messo in atto da AKKA Project, Africa First e Ca’ Pesaro che, nello spirito della 18esima Biennale di Architettura, hanno dato vita a AFRICA 1:1 LAB, Artists Residency Program. Un progetto di residenza d’artista che ha portato 5 giovani artisti africani a sperimentare il vivace ambiente artistico veneziano e, al contempo, a offrire il loro personale contributo creativo alla città, che si prepara al preannunciato Laboratorio del Futuro della 18esima Biennale di Architettura curata da Lesley Lokko.
Le residenze hanno visto la creazione di 5 spazi di lavoro, di fatto dei veri e propri studi, presso AKKA Project, e al contempo l’immersione dei giovani artisti africani nel contesto culturale veneziano e di Ca’ Pesaro. Attraverso lo studio della storia della Galleria, dei documenti originali e delle opere dei maestri conservati nella collezione permanente, i cinque artisti in residenza hanno costruito inediti dialoghi con la tradizione visiva della città e con la storia del Palazzo sul Canal Grande.
Avrete modo di entrare in contatto e scoprire opere site-specific create da Option Nyahunzvi, Pamela Enyonu, Alexandre Kyungu, Boniface Maina e Ngugi Waweru. Un gran progetto di condivisione e di conoscenza di una storia che non appartiene a questi artisti, ma che hanno avuto il merito di raccontare attraverso i loro medium in maniera sublime. La mostra Africa 1:1 porta il visitatore a porsi domande diverse su un argomento importante come il dialogo tra storia e artisti di diverse nazioni e di diverse epoche, ricordandoci che alla fine del percorso di ognuno di noi, c’è un filo conduttore: l’immensa scoperta della specie umana.
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