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Giunto alla sua terza edizione, il Festival Ek-statica ha deciso di accogliere l’arte contemporanea all’interno dei suoi luoghi fisici, mentali e visivi, creando un ponte tra due mondi che, da sempre, dialogano: natura e uomo. Il festival di filosofia e letteratura presenta così la sua terza edizione, che si terrà dal 2 al 4 agosto, alla Rocca Malatestiana di Fano, nelle Marche.
La tematica che sarà affrontata durante le conferenze di questa terza edizione del Festival Ek-statica è di carattere ontologico-politico, ovvero, l’intricata relazione tra Physis e Nomos, natura e uomo, argomento spinoso e di conflitto, sin dall’alba del pensiero. “duemanondue“, mostra a cura di Milena Becci e con un intervento critico di Valeria Carnevali, tenta di superare questa dualità, collegandosi a un concetto appartenente alla filosofia orientale, secondo il quale le leggi della natura e dell’uomo non devono e non possono esser disgiunte.
Funi è il termine giapponese che può essere tradotto con due ma non due secondo il quale l’appoggio indispensabile per gli esseri viventi è proprio l’ambiente fisico che, a sua volta, trova in essi la sua ragion d’essere. Questo legame è indissolubile e il tentativo di armonizzazione, che sorpassa contrapposizioni e scontri dialogici, si ritrova nelle opere degli artisti presenti: Rodrigo Blanco, Serena Giorgi con Giulio Perfetti e Marco Puca.
Rimandi anche numerologici in cui due mani si uniscono ad altre due e collaborano intervenendo su di una stessa opera o si attivano compiendo esclusivamente la propria, pur cercando di eliminare la distinzione originale. L’arte le riassume, le unisce attraverso colore, forma, luce e controllo sulla materia che a sua volta guida chi crea.
I quattro artisti coinvolti si sono deliberatamente scelti a vicenda e, ciascuno attraverso l’utilizzo del proprio medium, sperimentano un percorso che vuole andare oltre quell’antitesi nata con la Sofistica.
Qui il programma completo degli incontri.
In alto: Serena Giorgi e Giulio Perfetti, Portami a cena, 2019