Dall’industria automobilistica all’arredamento, dalla nautica all’abbigliamento, fino all’arte contemporanea. Quello di Alcantara con i linguaggi della creatività è un dialogo versatile e di lunga data: l’azienda produttrice dell’omonimo tessuto non tessuto e leader mondiale del settore, infatti, ha recentemente celebrato i 10 anni dalla nascita del sodalizio con il MAXXI di Roma, con il quale, a partire dal 2011, è attivo un progetto di ricerca il cui obiettivo è “tendere” le capacità espressive del materiale, le cui specifiche possono adattarsi a diversi campi, esplorandone tutte le applicazioni possibili.
L’occasione è stata ricordata durante la 17ma Biennale di Architettura di Venezia, con la mostra “Studio Visit. Alcantara-Maxxi Project”, nella suggestiva cornice della Scuola Grande della Misericordia, a Cannaregio. Visitabile fino al 2 giugno, l’esposizione è incentrata, in particolare, su Studio Visit, progetto a cura di Domitilla Dardi, curatrice del MAXXI per il design, che negli ultimi quattro anni ha posto in relazione i Maestri del passato e gli autori del presente, chiamati a dare una chiave di lettura del patrimonio architettonico-progettuale utilizzando Alcantara® come medium.
Così, la compianta Nanda Vigo, Formafantasma, Konstantin Grcic e Neri&Hu sono stati gli chiamati a immaginare una forma per raccontare questa particolare interazione tra attualità e tradizione, eredità e avanguardia, dialogando con l’opera di uno o più artisti della collezione di architettura del MAXXI, per restituirne una propria visione. Il risultato di questa riflessione è stato di volta in volta esposto negli spazi del museo come una stanza di lavoro, uno “studio” aperto al pubblico e restituito sotto forma installativa.
In Laguna sono raccolte le quattro tappe, con approfondimenti inediti sui tre progetti già protagonisti al MAXXI e una speciale anteprima della quarta mostra che inaugurerà a fine 2021, tra video, interviste, suoni, musica, immagini dei disegni originali. Per il suo Arch-Arcology, presentato al MAXXI nel 2018, Nanda Vigo ha scelto Space IV, l’architettura stellare di Paolo Soleri, del 1984. Nel 2019 è stata la volta di Andrea Trimarchi e Simone Farresin, di Formafantasma, che hanno riletto la lezione progettuale di Pier Luigi Nervi, maestro del ferro-cemento, scoprendone le analogie con il tessuto non tessuto di Alcantara®, composto dal 68% di microfibra di poliestere coagulata e, per il restante 32%, da poliuretano.
Con L’immaginazione al potere, il progettista tedesco Konstantin Grcic, coinvolto nel 2020, ha proposto un paesaggio fantastico, reinterpretando la lezione di tre maestri italiani attivi nel secondo Dopoguerra, Sergio Musmeci, Giuseppe Perugini e Maurizio Sacripanti, messi in relazione con un architetto libanese contemporaneo, Bernard Khoury. Infine, per la prossima edizione del progetto, lo studio Neri&Hu con Transversing Thresholds ha scelto di confrontarsi con uno dei massimi autori presenti negli archivi del MAXXI, il veneziano Carlo Scarpa, lavorando sul concetto di “soglia”.
Nella Scuola Grande, le quattro installazioni prendono vita attraverso altrettanti box multimediali, che aprono una quarta dimensione sulle loro storie, tra le musiche di Franco Battiato – che Nanda Vigo scelse come sfondo sonoro della sua opera – e le registrazioni delle lezioni universitarie tenute da Nervi, negli anni ’40, recuperate da Formafantasma.
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