Sarà Alexia Fabre a curare la 17ma edizione della Biennale d’Arte Contemporanea di Lione, che si terrà dal settembre 2024 al gennaio 2025. Direttrice dell’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi da gennaio 2022 – prima donna a dirigere l’istituzione in 400 anni di storia –, Fabre ha guidato il MAC VAL, il museo d’arte contemporanea del Dipartimento della Val-de-Marne, a Vitry-sur-Seine, dal 2005 al 2022, dove ha sviluppato un programma artistico e culturale dedicato anche alle minoranze, perseguendo i valori della diversità e dell’uguaglianza. Il MAC VAL ha una collezione di oltre mille opere d’arte contemporanea, dagli anni ’50 a oggi, ed è uno dei musei in cui le artiste possono godere di pari rappresentanza. Ha co-curato la mostra “Lune, du voyage réel aux voyages imaginaires” al Grand Palais di Parigi nel 2019 ed è stata guest curator della Biennale del Québec, nel 2017. Dal 2009 al 2011, ha firmato la co-curatela della Nuit Blanche di Parigi con Frank Lamy.
Tra gli altri progetti espositivi, ha curato mostre della pittrice e regista Ange Leccia, del compianto Christian Boltanski, della video artista e fotografa Tania Mouraud, della performance artist Esther Ferrer e dell’artista multidisciplinare Nil Yalter. Diplomata all’Ecole du Louvre e all’Institut National du Patrimoine, Alexia Fabre ha iniziato la sua carriera come direttrice del Musée Départemental de Gap, dal 1993 al 1998.
Istituita nel 1991 e organizzata e promossa dalla città di Lione e dal Ministero della Cultura, nonché da altri partener istituzionali e privati, la Biennale di Lione è una delle le più importanti biennali di arte contemporanea al mondo e uno dei principali eventi artistici in Francia. Nel 2022 è stata visitata da cica 280mila persone, di cui la metà under 26, raggiungendo 15 milioni di persone con le opere installate negli spazi pubblici.
«Sono molto ricettiva nei confronti dei valori che Alexia difende e per come è impegnata con gli artisti», ha dichiarato Isabelle Bertolotti, direttrice della Biennale d’Arte Contemporanea, motivando la scelta della curatrice. «Ha guadagnato ampio riconoscimento per la sua dedizione alla diffusione dell’arte a un vasto pubblico in tutto un territorio, sia nei musei che negli spazi urbani. Ha svolto un lavoro esemplare al museo d’arte contemporanea di Val-de-Marne, fornendo agli artisti un supporto a lungo termine, ma ha anche lavorato a progetti basati su eventi, come la Nuit Blanche a Parigi»
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