Torino chiude la decima edizione del festival di musica elettronica Kappa FuturFestival che ha potuto contare, dal 30 giugno al 2 luglio 2023, la presenza di 110 DJ internazionali e 95mila partecipanti da oltre 100 nazioni. Il Parco Dora ha ospitato, in questa incredibile edizione, il nuovo palco “Kosmo Stage” dedicato interamente al legame tra musica e mondo dell’arte e alla vocazione della città verso queste due discipline, sinergia resa possibile dagli organizzatori del Festival e la Galleria Mazzoleni (Torino – Londra).
La protagonista di questa novità è senza dubbio l’installazione site specific Dance First Think Later (cit. Samuel Beckett) di Marinella Senatore, artista nota a livello internazionale. Le luminarie diventano complici imprescindibili del pubblico, in uno scambio di energia e condivisione dell’esperienza e del momento. Il Kappa FuturFestival appare come la cornice perfetta per un’installazione definita “dirompente” e che unisce le passioni dell’artista – la danza e la musica – inspirandosi alle luminarie del Sud Italia, sua terra natia. Lo scopo è favorire l’unione collettiva, una restituzione sociale, in linea con l’approccio e la ricerca dell’artista.
La luce assume valore simbolico, di scambio, aggregazione e riconoscibilità e con il calare del buio, in particolare, sembra racchiudere un microcosmo atemporale sotto di sé, a ritmo di musica e libertà . In quest’ottica anche la nota opera Alliance des Corps, realizzata nel 2021, ha trovato collocazione nella suggestiva cornice di Villa della Regina in centro città , in occasione del concerto di apertura del Festival, il 29 giugno.
Tra i protagonisti del mondo dell’arte, oltre a Marinella Senatore (che sarà in scena a Monaco di Baviera con la Parade del 23 luglio) anche altri due artisti noti internazionalmente. Oliviero Toscani ha realizzato una campagna d’eccezione per il Festival, con fotografie che rientrano nell’ampio progetto senza fine “Razza umana”, che indaga le differenze morfologiche dell’uomo, le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali dell’umanità . I protagonisti degli scatti sono stati giovani partecipanti al Festival, fotografati nel 2019, già definiti dal grande fotografo «Speciali e molto interessanti, che non si conformano tra loro». La ricerca di Toscani, nota da decenni in tutto il mondo, con il progetto Razza Umana lancia il messaggio di abolizione del barriere di razza e differenza sociale, nella ricerca della nostra unicità e specificità .
Altrettanto note le fotografie di Massimo Vitali con il progetto “Costellazioni Umane”, scattate al Parco Dora nelle precedenti edizioni del Festival e nuovamente negli scorsi giorni. Immagini democratiche, in cui ogni dettaglio sembra assumere un ruolo definito. Ciascuna persona appare come una presenza imprescindibile, a comporre un mosaico di vita, dagli infiniti spunti.
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