“1300 km” è l’esito del lavoro di due artiste e sperimentatrici dei linguaggi contemporanei, Daniela Cattivelli e Maria Adele Del Vecchio, assieme al team di psicologi della clinica psicoanalitica Jonas di Trento, che inaugura il programma pubblico di “Waiting Room Residency”, residenza d’artista annuale a cura di Giusi Campisi e Sara d’Alessandro Manozzo. Visitabile al centro di Clinica Psicoanalitica trentino e online, sulle pagine Facebook e Instagram, la mostra si concentra sulla parola come produttrice di significato e sull’importanza della sala d’attesa come parte integrante del percorso terapeutico della persona.
Il titolo dell’esposizione rimanda agli studi dell’antropologo Bronislaw Malinowski riguardanti gli usi e costumi dei popoli della Melanesia: gli abitanti delle isole Trobriand, in occasione della cerimonia del Kula, sono soliti scambiarsi braccialetti e collane di conchiglie per intessere relazioni e creare un dialogo con l’altro. Il costituirsi delle relazioni rimanda all’accostamento delle pezzature della palladiana della sala d’attesa del centro Jonas.
Uno degli interventi di Daniela Cattivelli prevede una partitura sonora modulata su ritmi sillabici che rimandano al concetto lacaniano di “lalangue”: un suono insito in noi già nei primi anni della nostra infanzia ma che già rappresenta un bisogno, un desiderio, un disagio. Il corpo perciò si pone in un rapporto stretto con la parola e lo spazio stesso in cui essa viene pronunciata, appunto la sala d’attesa.
Oltre alla partitura ci sarà una performance sonora che interesserà alcuni pannelli di rivestimento delle pareti che permetteranno di far vibrare gli elementi con cui il suono entra in contatto. Preoccupazioni, disagi, malesseri che nascono all’interno di ognuno di noi, vibrano, in attesa di uscire fuori sotto forma di parole.
“1300 km” è il primo di una serie di appuntamenti che seguiranno nel programma Waiting Room Residency. Questa esperienza pone l’accento sulle ricerche di artisti contemporanei. Attraverso una collaborazione stretta con essi, Waiting Room consente di affrontare temi riguardanti il sociale e la psicologia per diffonderne una maggiore comprensione e stimolare un dibattito attraverso vari talks con artisti e terapeuti che lavorano al centro Jonas.
Daniela Cattivelli è una sound performer e docente al Conservatorio e Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha composto musica per il teatro e la danza e collaborato con i maggiori musicisti della scena contemporanea. Il suo lavoro artistico si concentra sullo studio del suono, sulla progettazione di spazi sonori non convenzionali, sull’indagine attorno i contesti sonori, spazi in cui il suono si lega a una pratica, a un obiettivo, alla percezione del sé e dell’altro. Il suo lavoro sonoro è stato ospitato nei più importanti festival della scena culturale e artistica nonché in alcuni spazi museali di spicco come il Palazzo delle Esposizioni di Roma.
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