Se c’è un luogo che ci può ricordare quanto sia meraviglioso e fragile l’equilibrio tra uomo e natura, questo è Venezia. Ed è proprio qui, nella città sospesa sulla laguna, che può acquistare un valore ancora più urgente un’opera come l’installazione luminosa presentata da Territorial Agency: una luce led, posizionata a 3,5 metri di altezza sulla facciata della chiesa di San Lorenzo, indicherà il livello dell’innalzamento dei mari che verrà raggiunto a fine secolo, a causa dell’azione dell’uomo sull’ambiente, in base alle proiezioni del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico. L’installazione fa parte di un percorso di ricerca sui processi di trasformazione degli oceani condotto, nel corso degli ultimi tre anni, da Territorial Agency, organizzazione di John Palmesino e Ann-Sofi Rönnskog, commissionato da TBA21-Academy, istituzione fondata da Francesca Thyssen-Bornemisza, confluito, infine, nel progetto “Territorial Agency: Oceans in Transformation”, a cura di Daniela Zyman.
La mostra di Territorial Agency aprirà a Venezia il 27 agosto e, nel frattempo, dal 20 al 23 maggio, sulla piattaforma ocean-archive.org sarà presentato un ricco programma di iniziative digitali, tra conversazioni, conferenze, proiezioni e performance con artisti, musicisti e scienziati, per ampliare e approfondire i temi affrontati dall’esposizione. Pesca intensiva, estrazione mineraria in alto mare e varie altre attività rappresentano alcuni tra i più pericolosi fattori di inquinamento degli oceani, eventi antropici che modificano correnti, energie ed ecologie, con effetti disastrosi soprattutto per il mondo costruito dagli esseri umani.
Dal Mare del Nord al Mar Rosso, il medio Atlantico, la Corrente del Golfo, il Pacifico equatoriale, l’Asia Metropolitana, il Vortice dell’Oceano Indiano, la Corrente di Humboldt: sono queste le sette traiettorie lungo le quali si è sviluppata la ricerca di Oceans in Transformation. Sette macro aree oceaniche che delineano un paesaggio complesso, in cui i motivi economici e i cambiamenti ambientali sono strettamente e pericolosamente collegati. Queste sette traiettorie verranno presentate ogni dieci giorni su Ocean Archive e ulteriormente approfondite, a partire da giovedì 28 maggio, attraverso le ricerche e gli eventi multimediali di Tavola, piattaforma animata dal gruppo di giovani ricercatori che partecipano al programma di studio Ocean Fellowship, con il supporto della curatrice Barbara Casavecchia e dell’ecologa politica Louise Carver.
La prima traiettoria, Dal Mare del Nord al Mar Rosso, che traccia la trasformazione degli oceani lungo la costa europea, sarà online mercoledì 20 maggio alle 17 e sarà accompagnata da due sessioni di Messy Studio, gli incontri digitali transdisciplinari di approfondimento di Territorial Agency e TBA21-Academy che proseguiranno anche giovedì, 21 maggio, con studiosi e ricercatori come la biologa della barriera corallina Nancy Knowlton, la scienziata ambientale Jane Da Mosto (We Are Here Venice), Georg Umgiesser (ISMAR-CNR) e lo studioso di Scienze Umane e Sociali Shaul Bassi (Università Ca’ Foscari di Venezia). Sarà possibile assistere al live streaming su ocean-archive.org e sui profili Facebook di TBA21-Academy e di Ocean Space.
A fare da “fondale” sonoro, ci sarà Freq_wave, il progetto commissionato da TBA21−Academy e curato da Carl Michael von Hausswolff che invita 84 importanti sound artist, tra cui Dark Morph, Maria Chavez, Jacob Kirkegaard e Jana Winderen, a mappare e unire i suoni degli oceani attraverso un’installazione interattiva originale. Per creare i propri pezzi, a ogni artista viene assegnata una specifica frequenza e l’accesso a un archivio di registrazioni di suoni degli oceani proprio di ogni traiettoria. Le creazioni sonore verranno poi rese accessibili al pubblico sotto forma di una piattaforma di mixaggio interattiva sulla piattaforma Ocean Archive ogni dieci giorni. Si inizierà il 23 maggio, con la traiettoria “Dal Mare del Nord al Mar Rosso” che coinvolge Venezia.
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