È uno di quegli appuntamenti da non mancare, nel calendario dell’arte contemporanea napoletana e, in questi tempi difficili, con la fresca notizia delle riaperture al 100% di cinema e teatri, suona ancora di più come un messaggio beneaugurante. Artecinema, il festival internazionale di film sull’arte contemporanea, presenta la sua 26ma edizione che, come già accaduto lo scorso anno, si svolgerà su un doppio binario, sul web e in presenza: dal 15 al 18 ottobre 2021, al Teatro San Carlo e al Teatro Augusteo, dal 16 al 22 ottobre sulla piattaforma online.artecinema.com.
In entrambi i casi, due esperienze appaganti. Si tratta pur sempre di due dei più suggestivi e iconici teatri partenopei che, ormai da trazione, per alcuni giorni all’anno si aprono ai linguaggi del contemporaneo, declinati attraverso le ricerche dell’arte, della fotografia, dell’architettura e del design, per approfondire aspetti legati alla genesi creativa celati o non raccontati. E ormai abituati al binge watching dal divano di casa, anche la fruizione online è decisamente godibile, grazie a una piattaforma online pulita e curata. Insomma, la visione dal vivo ha sempre il suo fascino inimitabile e unico, anche per tutto il contorno – l’atmosfera delle poltroncine fa storia a sé – ma non approfondire le possibilità dello streaming sarebbe un peccato.
Per la 26ma edizione del Festival sono dunque in cartellone 24 film, divisi in tre sezioni, “Arte e dintorni”, “Architettura e design”, “Fotografia”, prodotti in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Regno Unito, dalla Francia alla Germania, dalla Finlandia all’Australia. L’80% dei titoli saranno presentati in anteprima nazionale e alcuni titoli saranno in anteprima mondiale. Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano o in inglese, mentre registi e artisti interverranno personalmente per presentare le proprie opere in proiezione.
Tra gli appuntamenti di Artecinema 2021, sono inseriti, fra gli altri, film su Marina Abramović, Mel Bochner, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Christian Boltanski, Albrecht Dürer, Lucio Fontana, Wolfgang Laib, Guadalupe Maravilla, Helmut Newton, Pino Pascali, Michael Rakowitz, Eugenio Tibaldi, John Wood & Paul Harrison, sull’architetto Alvar Aalto e sull’architetto e designer Ettore Sottsass. Infine il film su Man Ray, ripreso nel 1937 durante le vacanze ad Antibes, con gli amici Pablo Picasso, Dora Maar, Paul Eluard, Lee Miller.
Ma l’edizione 2021 di Artecinema sarà inaugurata con un ricordo dovuto e sentito: la proiezione del cortometraggio “Sguardo nomade”, un omaggio a Marisa Albanese, artista napoletana recentemente scomparsa. A seguire, durante la serata di apertura al San Carlo, il film “Banksy Most Wanted”, di Aurélia Rouvier e Seamus Haley. All’inaugurazione saranno presenti Laura Trisorio, ideatrice e curatrice del Festival Artecinema, Seamus Haley e Aurélia Rouvier, registi di “Banksy Most Wanted”, e Fiamma Marchione, regista di “Sguardo nomade”.
Girato nel 2017, in “Sguardo Nomade” era la stessa Marisa Albanese a descrivere i vari aspetti del suo processo creativo, affrontando i temi del viaggio, delle migrazioni, del mutamento e dell’interazione tra visione e gesto. L’artista ci accompagna nel suo studio e ci parla delle sue mostre, dove convivono installazioni ambientali, sculture e disegni.
Pubblicato nel 2020, “Banksy Most Wanted” è una vera indagine investigativa sull’identità dello street artist anonimo più famoso al mondo. Il film rivela diversi aspetti della sua personalità, le sue idee politiche, il suo impegno per le cause ambientali e i rifugiati politici, i suoi legami con la scena musicale, il suo lato imprenditoriale.
Tra gli ospiti della rassegna, nei giorni successivi al Teatro Augusteo, Corinna Belz, regista di “Inside the Uffizi”, Gilles Coudert, regista di “Jean Dupuy Ypudu”, Walter Fasano, regista di “Pino”, Alain Fleischer, regista di “J’ai retrouvé Christian B.”, Ilaria Freccia, regista di “La rivoluzione siamo noi”, François Levy-Kuentz, regista di “Un été a la Garoupe”, Domenico Palma, regista di “Bochner Boetti Fontana”, Francesco G. Raganato, regista di “L’isola delle femmine”, Roselena Ramistella, fotografa, Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento di Firenze.
Ma il Festival si amplierà anche su altri luoghi, oltre che con proiezioni all’Istituto francese e alle scuole superiori del Comune di Anacapri, al Liceo Artistico, all’Università Suor Orsola Benincasa e al Liceo Vittorio Emanuele II di Napoli, anche in luoghi considerati marginali, come le Case Circondariali di Nisida e Secondigliano.
Per il programma completo, potete dare un’occhiata qui.
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